Zombie 4: L’alba dei vampiri – recensione del film Disney+

Zombie 4: L'Alba dei vampiri è irresistibile con i nuovi bellissimi e talentuosi mostri, e con le straordinarie coreografie musicali!

Benvenuti nella cittadina di Seabrook in cui convivono alieni, zombie e licantropi che vi coglieranno alla sprovvista con un sacro romanticismo e le loro travolgenti coreografie dinamiche all’aperto. Dopo il successo dei primi tre capitoli, arriva con una nuova avventura soprannaturale e musicale Zombies 4: L’alba dei vampiri, dall’11 luglio 2025 su Disney+. Il film (un allegro sci-fi adolescenziale diretto da Paul Hoen e scritto da David Light, Joseph Raso e Josh Cagan) preserva le suggestive sinestesie di suoni e colori Disney e lo spirito inclusivo delle pellicole precedenti, e rappresenta inoltre un valido passaggio di testimone a una nuova generazione di mostri.

Zombie 4: L’alba dei vampiri – nel plot c’è una nuova generazione di mostri in contrasto e un amore “impossibile” tra i due leader

In Zombies 4: L’alba dei vampiri ritroviamo Zed (lo zombie super fichissimo) e Addison (l’aliena) che intanto sono diventati counselor in un campo estivo e hanno deciso di godersi una tranquilla vacanza. Naturalmente la “luna di miele” dura poco e i due si ritrovano presto coinvolti in un conflitto tra due nuove fazioni soprannaturali con due leader meravigliosi e giovanissimi: i daywalker, che sono misteriosi esseri notturni, e i temibili Vampiri. Nella trama c’è la lotta per la sopravvivenza delle due fazioni (per impossessarsi dei frutti di sangue presenti nei frutteti) e un amore “impossibile” alla Romeo e Giulietta fra due mostri bellissimi che sboccia già nei sogni e sulle note delle coreografie musicali. Il film offre tutto ciò che i fan amano del franchise: musica orecchiabile, coreografie vivaci e una storia divertente. Tuttavia rappresenta anche un passaggio emotivo di testimone a una nuova generazione di giovani personaggi, introducendo queste due nuove fazioni di “mostri”che hanno un’antica rivalità. Il loro arrivo arricchisce il variegato mondo della saga e pone anche le basi per quella che sembra una transizione significativa.

Uno spettacolo dolcissimo con coreografie coinvolgenti e impressionanti, ma anche un passaggio di testimone a una nuova generazione (affascinante) di mostri

Preparatevi a cantare, a ballare e a scoprire un nuovo mondo con le coinvolgenti coreografie musicali dei vampiri e dei daywalker realizzate sui bellissimi brani scelti fra cui c’è The Place To Be. Canterete refrain come “Na na na na na” e non solo. Anche l’idea della nuova coppia che prende il comando è agrodolce, grazie all’innegabile chimica tra i giovanissimi leader interpretati da Freya Skye e Malachi Barton che ammorbidisce notevolmente tutto quanto. Zed e Addison hanno sicuramente fissato un livello elevato, ma Skye e Barton sono due giovani attori incredibilmente talentuosi che riescono a portare avanti lo show con lo stesso divertimento contagioso, con l’emozione genuina e la musica straordinaria che definisce il franchise, mentre anche la storia è decisamente al suo meglio. I nuovi brani sono quasi tutti incredibilmente accattivanti, con coreografie che sono destinate ad accendere persino qualche tendenza di TikTok. Il plot trascina e si muove a un ritmo rapido, spinto da un cast giovanissimo e di talento e dai suoi numeri musicali ben piazzati. Anche la trama è sempre divertente e mai violenta. Si integra perfettamente nell’universo di Zombies e nei valori trasmessi dai prodotti Disney. C’è molta magia in questo film, amplificata dalla consapevolezza che un capitolo si sta concludendo…

Zombie 4: L’alba dei vampiri, valutazione e conclusione

Insomma questo rappresenta un nuovo successo per l’acclamata saga che continua a sostenere i temi dell’accettazione e del superamento delle differenze e si conclude con un emozionante teaser di un nuovo mostro che si unirà alla comunità in continua crescita di zombie, lupi mannari, alieni, daywalker e vampiri! Ma non vogliamo svelarvi più nulla di questo mondo vibrante che continua a sorprendere il pubblico per il suo modo di affrontare con dolcezza e garbo i temi dell’inclusione, della cooperazione e della diversità, incitando a costruire ponti. Ne consigliamo la visione perché è un prodotto family-friendly con sorprendente appeal, che trasmette messaggi positivi e tiene piacevolmente compagnia con la sua musica e l’irresistibile cast,a riprova che i mostri – reali o immaginari che siano – non sono proprio tutti scialbi, brutti e cattivi...

Regia - 4
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 4
Recitazione - 3.5
Sonoro - 4
Emozione - 3.5

3.8