Come fratelli: recensione del film con Pierpaolo Spollon e Francesco Centorame

Al cinema dal 26 giugno 2025 Come fratelli, commedia agrodolce in cui Spollon e Centorame si ritrovano a crescere insieme i due figli piccoli, dopo la prematura scomparsa delle rispettive compagne.

Nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 26 giugno 2025 Come fratelli, il nuovo film diretto da Antonio Padovan, su una sceneggiatura di Martino Coli, e distribuito da 01 Distribution. Protagonisti sono Pierpaolo Spollon (Doc – Nelle tue mani) e Francesco Centorame (C’è ancora domani, Skam Italia), nei panni di due giovani papà che si ritrovano improvvisamente soli a crescere i rispettivi figli piccoli, dopo la morte improvvisa delle compagne, inseparabili amiche fin dall’infanzia. Una commedia agrodolce, sostenuta da un cast di giovani attori – Ludovica Martino (Skam Italia) affianca il duo composto da Spollon e Centorame – e da una scrittura tenera ed emotivamente coinvolgente, che scalderà anche i cuori più duri.

Come fratelli: la trama del film con Spollon e Centorame

Come fratelli recensione - Cinematographe.it

Melissa e Sabrina sono migliori amiche fin dall’infanzia: condividono tutto, compresa la gravidanza, con la nascita simultanea dei loro figli, Samuele e Michele. Purtroppo, a pochi mesi dalle nascite, la gioia lascia spazio al dolore: Melissa e Sabrina perdono la vita in un tragico incidente stradale, lasciando i compagni, Giorgio (Francesco Centorame) e Alessandro (Pierpaolo Spollon), soli a crescere i piccoli. Dopo mesi di notti insonni e una montagna di pannolini, i due neopapà decidono di unire le forze e andare a convivere, affrontando insieme i primi quattro anni di vita di Samu e Michele, che crescono, appunto, come fratelli. Tuttavia, l’equilibrio del nucleo familiare viene messo a dura prova quando Noël (Ludovica Martino) entra nella vita di Giorgio, spingendo entrambi i papà a riconsiderare la propria situazione abitativa.

L’amicizia maschile libera da stereotipi e cliché

Come fratelli recensione - Cinematographe.it

Pierpaolo Spollon e Francesco Centorame tornano a recitare insieme dopo la commedia diretta da Tiziano Russo Fatti vedere, questa volta in una dramedy destinata a diventare un classico natalizio. Come fratelli colpisce per la sua capacità di raccontare l’amicizia tra i protagonisti evitando di cadere trappola di facili stereotipi: non si ironizza mai sul fatto che due uomini vivano sotto lo stesso tetto e decidano di crescere insieme i propri figli, nessuna battuta facile, solo una sincera complicità raccontata con dolcezza ed empatia. A colpire è soprattutto il personaggio interpretato da Spollon, apparentemente il più forte e risoluto, in realtà il più fragile. La sua incapacità di elaborare la perdita di Sabrina emerge nei piccoli gesti: cambia la disposizione dei mobili, si rifugia in relazioni di una notte, ma non riesce mai davvero a voltare pagina. Una figura complessa, tenera, che si appoggia con tutta sé stessa al suo nuovo compagno di vita Giorgio. Spollon è affiancato dall’ottima prova attoriale di Centorame che, dopo C’è ancora domani e Skam Italia, conferma la sua capacità di calarsi abilmente nei ruoli più diversificati, e anche più adulti rispetto alla sua età anagrafica (classe ‘96). Anche i bambini nel film offrono performance di grande naturalezza, capaci di toccare il cuore degli spettatori.

Restando sul tema dei personaggi, un piccolo limite risiede, forse, nella relazione tra le due amiche che, pur essendo centrale nella trama, risulta meno credibile e poco sviluppata rispetto al legame che si instaura tra i due protagonisti. Si parla di un’amicizia profondissima tra Sabrina e Melissa – sul tipo di quella tra Anne Hathaway e Kate Hudson in Bride Wars (2009) – ma lo spettatore fatica un po’ a percepirla, anche a causa del tempo narrativo ridotto e della poca complicità, almeno all’apparenza, tra Paola Buratto e Mariana Lancellotti. Molto riuscito, invece, il personaggio di Noël, interpretato da Ludovica Martino, una dottoranda dall’allegria contagiosa che entra nel racconto in punta di piedi, ma riesce gradualmente a sciogliere la corazza emotiva di Giorgio, il più rigido e trattenuto dei due protagonisti; la sua presenza arriva nel momento giusto, una figura femminile che mancava nelle loro vite ormai da troppo tempo, portatrice di una leggerezza nuova, affettuosa e mai invadente. Il suo stile – fatto di sfumature autunnali, nuance calde e naturali che ben si fondono con la sua chioma ramata – si integra perfettamente con l’estetica del film, contribuendo a quella sensazione accogliente e intima che attraversa tutta la narrazione.

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Come fratelli: valutazione e conclusione

Come fratelli è un film intimo ed emozionante, che riesce a parlare dell’amore tra amici senza filtri né forzature. Una storia raccontata con sentimento ma senza cercare la “lacrima facile”, e sostenuta da due interpretazioni centrali di alto livello.  
Dal punto di vista tecnico, le musiche di Maria Chiara Casà accompagnano il racconto con delicatezza, aiutando a lasciar scendere la lacrima nei momenti giusti. Il film si muove su toni caldi e avvolgenti, con una fotografia – di Nicola Saraval – che predilige luci autunnali, morbide, intime. Il film si configura, così, come  un vero e proprio “classico invernale”, da gustarsi sotto le coperte in compagnia di una cioccolata calda. Anche la cura per i suoni ambientali — una tazza che si posa, il crepitio del camino, la preparazione dei biberon — contribuisce a costruire un’atmosfera cozy e familiare.      
Forse non tutto è risolto: l’arco narrativo di Spollon sembra lasciato in sospeso, come se mancasse una vera chiusura, dando l’impressione che il film si fermi un attimo prima della fine. Infine, il cameo di Giuseppe Battiston, che aveva brillato in un’altra storia di fratellanza diretta da Padovan (Il grande passo), qui appare poco necessario ma comunque divertente.      
Per concludere, nonostante qualche sbavatura nella sceneggiatura – nei rapporti secondari, soprattutto – e un finale forse un po’ incompiuto, Come fratelli è il film ideale per chi ama i racconti emotivi, da vedere con chi si ama, amico, sorella o partner che sia.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3.5
Emozione - 3.5

3.5