5 luoghi reali che hanno ispirato i film dello Studio Ghibli

Dai vicoli nascosti di Tokyo alle foreste mistiche del Giappone: scopri i veri luoghi che hanno dato vita alla magia dello Studio Ghibli.

Lo Studio Ghibli ha saputo incantare milioni di spettatori con i suoi mondi onirici (e anche realistici), ricchi di dettagli, atmosfera e magia. Ma dietro queste meravigliose ambientazioni non c’è solo immaginazione: molti dei luoghi che vediamo nei film sono ispirati a location reali, spesso situate in Giappone, altre volte appena reinterpretate con tocchi fiabeschi. In questo articolo esploreremo 5 luoghi reali che hanno ispirato i film dello Studio Ghibli. Un viaggio affascinante che dimostra come l’arte e la realtà possano fondersi in maniera sublime.

1. Jiufen, Taiwan – La città incantata (2001)

Sebbene il capolavoro di Miyazaki sia ambientato in un mondo spirituale giapponese, La città incantata richiama fortemente la città vecchia di Jiufen, a Taiwan. Con i suoi vicoli illuminati da lanterne rosse, i mercati affollati e i panorami collinari sul mare, Jiufen sembra uscita direttamente dal film. Molti fan hanno visitato il villaggio credendo che fosse la “vera” città Incantata. Miyazaki non ha mai confermato apertamente l’ispirazione, ma le somiglianze sono sorprendenti, soprattutto con il quartiere del bagno termale dove lavora la piccola protagonista del film, Chihiro.

2. Seiseki-Sakuragaoka (Tokyo) – I sospiri del mio cuore (1995)

Uno dei film più romantici e realistici dello Studio Ghibli, I sospiri del mio cuore è diretto da Yoshifumi Kondō, con una sceneggiatura firmata da Hayao Miyazaki. Il quartiere dove vive la protagonista Shizuku, con le sue stradine in salita e la vista sulla città, esiste davvero: si tratta di Seiseki-Sakuragaoka, nella periferia ovest di Tokyo. Passeggiare per questa zona significa trovarsi esattamente nei luoghi in cui si sono svolte molte delle scene chiave del film, come la scalinata che porta alla casa di Seiji o il negozio di antiquariato.

3. Yakushima – La principessa Mononoke (1997)

L’isola di Yakushima, con le sue foreste pluviali millenarie, ha ispirato profondamente le ambientazioni naturali di La principessa Mononoke, uno dei titoli più emblematici della poetica di Miyazaki. La spiritualità del luogo, la sua vegetazione densa, umida e selvaggia, riflettono l’energia antica della foresta in cui il protagonista Ashitaka incontra spiriti, divinità-animali e umani in lotta per la sopravvivenza. Oggi Yakushima è un paradiso per gli escursionisti e viene tutelata come Patrimonio dell’Umanità UNESCO, anche grazie alla notorietà ottenuta attraverso il film.

4. Sayama Hills – Il mio vicino Totoro (1988)

La casa della famiglia Kusakabe e la foresta in cui vive Totoro sono ispirate alla zona di Sayama Hills, nella periferia di Tokyo, anche conosciuta come Totoro no Mori (la Foresta di Totoro). È un’area collinare verde, punteggiata di santuari, sentieri boscosi e risaie. Lo stesso Miyazaki ha acquistato alcuni terreni in questa zona per proteggerli dalla cementificazione urbana. Oggi, Totoro no Mori è visitabile e rappresenta un vero e proprio luogo di pellegrinaggio per gli amanti del film.

5. Prefettura di Yamagata – Pioggia di ricordi (1991)

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Tra i film Ghibli più delicati e realistici, Pioggia di ricordi (noto anche col titolo Only Yesterday), di Isao Takahata segue la protagonista Taeko in un viaggio dalla Tokyo metropolitana alla campagna. La località di destinazione è la prefettura di Yamagata, in particolare la zona rurale di Takase. Il film mostra treni, risaie, colline e case di legno tipiche della Yamagata degli anni ’80, rappresentate con una precisione documentaristica. L’ambiente agricolo e il ritmo lento della vita locale sono parte integrante del messaggio del film: la riscoperta delle radici e del tempo interiore.

Visitare questi luoghi significa entrare in connessione con l’immaginario dello Studio Ghibli e con le emozioni più profonde che i suoi film evocano. Ogni ambiente, ogni collina o scorcio urbano, non è solo sfondo ma personaggio emotivo della storia.

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