Fountain of Youth – L’eterna giovinezza: recensione del film con Natalie Portman
Il regista mette in scena una specie di rilettura di Indiana Jones e l’ultima crociata, che intrattiene però non regge il confronto con l’originale.
Dal 23 maggio 2025 su Apple TV+ si può guardare Fountain of Youth – L’eterna giovinezza, il nuovo film di Guy Ritchie che arriva sul servizio di streaming con la determinazione e la potenza di un cast straordinario: John Krasinski, Natalie Portman, Eiza Gonzalez e Domhnall Gleeson. Una pellicola che, al di là delle caratteristiche da “film del colpo grosso”, racconta l’avventurosa ricerca di una leggenda (in questo caso la fonte della giovinezza). Il suo regista, Guy Ritchie, mette in scena una specie di rilettura di Indiana Jones e l’ultima crociata, che intrattiene però non riesce a reggere il confronto con l’originale.
Fountain of Youth – L’eterna giovinezza: nel plot un fratello e una sorella vanno alla ricerca della mitologica “fonte della giovinezza“

I protagonisti di Fountain of Youth – L’eterna giovinezza: sono infatti due fratelli: Luke (John Krasinski) e Charlotte (Natalie Portman) Purdue, appassionati di antichità e archeologia, che hanno intrapreso percorsi diversi. Charlotte sta attraversando un divorzio molto doloroso, quando Luke riallaccia i rapporti con lei, spingendola a rilassarsi e a lasciar cadere ogni certezza per seguirlo nella ricerca della fonte della giovinezza. Charlotte esita, poi – in questo momento particolare della sua vita – accetta, anche per via dei soldi che le offre uno dei finanziatori della missione, il malato Owen Carver (interpretato da Domhnall Gleeson). Alcuni ostacoli però freneranno l’impresa, fra questi la presenza di Esme (Eiza González), determinata a far durare un segreto che si protrae da secoli.
Fountain of Youth – L’eterna giovinezza è l’Indiana Jones (un po’ deludente) di Guy Ritchie
I protagonisti vanno sempre alla ricerca di un mito, solo che in questo caso il mito è capace di donare la vita eterna. C’è un rapporto fra un fratello e una sorella da ricomporre e c’è anche uno scontro fra chi vuole sfruttare la leggenda e chi invece vuole salvaguardarla. Il regista cerca una nuova fusione fra azione e commedia, basandosi però su uno script non brillantissimo e portando il pubblico all’esplorazione dell’avventura fine a se stessa e del rapporto ironico fra due fratelli con due caratteri davvero agli antipodi. Ma la questione sta tutta nel punto di vista proposto che secondo noi ha scarso appeal, anche se non riesce a rovinare alcuni momenti più riusciti, di puro intrattenimento, del film che ci lascia con un po’ di delusione.
Fountain of Youth – L’eterna giovinezza: valutazione e conclusione
Purtroppo Fountain of Youth – L’eterna giovinezza non ha saputo rubarci lo sguardo come avremmo desiderato. Con i suoi dialoghi ridondanti e le incessanti spiegazioni che sostituiscono l’azione, mentre le ragioni dei personaggi sono dichiarate a voce ogni volta che succede qualcosa, quasi come se non si avesse fede nel pubblico. Apple TV+ riesce comunque a spingere verso l’alto almeno dal punto di vista produttivo, consegnandoci un prodotto ben confezionato, con interpreti in ogni caso capaci di compensare i difetti della sceneggiatura con qualche elemento da I predatori dell’arca perduta o de Il Codice Da Vinci, o addirittura de Il mistero dei Templari. Mescola una serie di ingredienti “da intrattenimento perfetto” però poi di fatto non fa decollare il film e non rende più profondi i suoi personaggi. Fra i colpi di scena piuttosto prevedibili c’è l’apporto del solito e inappuntabile Stanley Tucci e di una forte e sorprendente Eiza Gonzalez. Insomma il film d’azione e avventura intrattiene quanto basta senza però lasciare il segno. Se non fosse che guardare un film è un’esperienza straordinariamente complessa (e che secondo uno studio facendolo attiviamo ben ventiquattro reti cerebrali), potremmo affermare di averlo guardato a cervello completamente spento.