Freddie Mercury e la sconvolgente rivelazione in un nuova biogfrafia della star

Le memorie raccolte nei diari attraversano l’intera vita dell’artista: dall’infanzia a Zanzibar, passando per gli anni in collegio in India

Una nuova biografia dedicata a Freddie Mercury, storico frontman dei Queen, avanza una rivelazione ancora sconosciuta: l’artista avrebbe avuto una figlia segreta, con la quale mantenne un rapporto stretto e affettuoso fino alla sua morte nel 1991. Il libro, intitolato Love, Freddie, raccoglie testimonianze e materiali inediti, tra cui lettere e diari personali, condivisi dalla presunta figlia dell’artista, identificata solo con l’iniziale “B”.

Freddie Mercury - cinematographe.it

Secondo quanto riportato nel volume, B sarebbe nata nel 1976 da una relazione tra Freddie Mercury e la moglie di un caro amico, relazione che portò al concepimento inatteso della bambina. La donna, oggi 48enne e residente in Europa, ha dichiarato che il cantante fu sempre presente nella sua vita, trattandola con profondo affetto e dedizione. B sostiene di aver ricevuto da Mercury una collezione di 17 volumi di diari personali, scritti a mano dal musicista a partire dal 20 giugno 1976, appena due giorni dopo l’uscita del singolo You’re My Best Friend.

Le memorie raccolte nei diari attraversano l’intera vita dell’artista: dall’infanzia a Zanzibar, passando per gli anni in collegio in India, fino alla fuga della famiglia verso l’Inghilterra durante la rivoluzione del 1964. L’ultima annotazione risale al 31 luglio 1991, pochi mesi prima della morte dell’artista, avvenuta a 45 anni per broncopolmonite causata dall’AIDS.

B ha scelto di mantenere il segreto per oltre tre decenni, motivando oggi la sua decisione di parlare con la volontà di far emergere una verità a lungo nascosta. “Dopo più di trent’anni di bugie, speculazioni e distorsioni, è tempo di lasciare che Freddie Mercury parli”, si legge in una delle lettere riportate nel libro.

L’autrice Lesley-Ann Jones, già nota per altre biografie rock, ha spiegato di essere stata contattata da B tre anni fa. Dopo approfondite verifiche e anni di collaborazione, Jones si è detta convinta dell’autenticità della testimonianza. Secondo la biografa, la profondità e la coerenza dei materiali condivisi escluderebbero la possibilità di una frode.

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