Per tutta la vita: la spiegazione del finale e la storia vera che ha ispirato il film con Ambra Angiolini

cosa succederebbe se, dopo nove anni di matrimonio, si scoprisse che il rito celebrato era invalido perché il prete era un impostore?

Per tutta la vita, film diretto da Paolo Costella e uscito nelle sale italiane nel 2021, parte da un’idea tanto assurda quanto reale: cosa succederebbe se, dopo nove anni di matrimonio, si scoprisse che il rito celebrato era invalido perché il prete era un impostore? La commedia intreccia i destini di quattro coppie che ricevono la comunicazione ufficiale che le loro nozze non hanno più alcun valore legale. A stabilirlo è la Sacra Rota, che offre però la possibilità di “riparare” all’errore con un nuovo matrimonio collettivo. Ma l’occasione diventa una miccia: le coppie sono obbligate a rivedere scelte, sentimenti e priorità, mettendo tutto in discussione.

Per tutta la vita storia vera - cinematographe.it

Un matrimonio annullato

La trama di Per tutta la vita si sviluppa intorno alla domanda “Cosa faresti se ti dicessero che il tuo matrimonio non è mai esistito?”. Alcuni protagonisti accettano con entusiasmo l’idea di risposarsi, vedendola come una conferma dell’amore che li unisce. Altri, invece, colgono questa “pausa forzata” per affrontare le tensioni irrisolte, le infedeltà, le ambizioni personali mai condivise. In questo scenario incerto, le coppie sono costrette ad affrontare le verità che da tempo evitavano.

Il film Per tutta la vita alterna momenti ironici a riflessioni più amare, seguendo i dubbi, le paure e i desideri dei protagonisti, che si trovano di fronte a un bivio: confermare un’unione o lasciarsi definitivamente alle spalle un legame che non funziona più.

La realtà che ha ispirato Per tutta la vita

La vicenda alla base del film Per tutta la vita non è frutto di fantasia. Infatti, prende spunto da un fatto realmente accaduto in Italia: un gruppo di coppie ha scoperto, dopo anni di matrimonio, che il prete che aveva celebrato le nozze non era autorizzato a farlo. Le unioni, quindi, risultavano nulle agli occhi della Chiesa. Una vicenda tanto assurda quanto vera, che è diventata il motore narrativo di questa commedia agrodolce.

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Una commedia con temi universali

Pur mantenendo i toni della commedia romantica, Per tutta la vita tocca temi profondi come la crisi di coppia, l’identità individuale all’interno del matrimonio, la genitorialità, la fedeltà, la realizzazione personale e la forza dei legami autentici. L’annullamento del matrimonio non è solo un pretesto narrativo: diventa una metafora di quelle occasioni in cui la vita ci costringe a fermarci e a guardare dentro noi stessi e nella relazione che abbiamo costruito con l’altro.

In Per tutta la vita le situazioni sono diverse e realistiche: c’è chi ha già una relazione segreta, chi si sente soffocato dalla routine familiare, chi ha smesso di provare amore ma resta per abitudine, e chi invece ha solo bisogno di una nuova occasione per ricominciare davvero, questa volta con consapevolezza.

Il significato del finale

Il finale del film Per tutta la vita arriva proprio nel momento in cui le coppie stanno per prendere parte al nuovo rito matrimoniale organizzato dalla curia. Ognuna di loro ha ormai fatto chiarezza dentro di sé, e le scelte che compiono sono sincere, libere e mature.

Vito e Sara, nonostante anni di crisi e incomprensioni, decidono di riprovarci: la loro riconciliazione nasce dal riconoscimento reciproco dei propri errori e dal desiderio comune di dare una nuova possibilità alla famiglia. Andrea e Paola, legati da un amore profondo, si salutano con un abbraccio commosso mentre Paola si prepara a partire per lavoro in Danimarca: non c’è una rottura, ma l’accettazione che l’amore può assumere nuove forme, anche nella distanza.

Marco e Viola, dopo una lunga storia extraconiugale vissuta all’ombra del tradimento, scelgono di affrontare i propri sentimenti alla luce del sole e di concedersi una seconda occasione, questa volta onesta. Edo e Giada, invece, comprendono che il loro legame è ormai esaurito e decidono di chiudere definitivamente, con rispetto e senza rancori.

Per tutta la vita si chiude con le immagini del primo matrimonio, in un montaggio che sottolinea come, anche se un legame finisce o viene messo in discussione, resta comunque parte della propria storia personale.

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Per tutta la vita è un racconto universale mascherato da commedia

Il regista Paolo Costella ha dichiarato di voler “entrare direttamente nel cuore della vicenda”, evitando lunghi preamboli o finali forzati. Il film si concentra quindi sul momento decisivo: quello in cui le persone devono scegliere se restare o andare via, se ricominciare o chiudere, se ascoltare se stesse o adeguarsi.

Sebbene si presenti come una commedia, Per tutta la vita è in realtà una riflessione sul significato del matrimonio oggi, sul cambiamento dei ruoli e delle aspettative all’interno della coppia e sulla necessità, talvolta, di fermarsi e ripartire da capo. È un film che parla di coraggio, di sincerità e di quella complessa arte che è il vivere insieme.

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