Diego Abatantuono: 10 film per riscoprire un attore “eccezzzzziunale”

Ripercorriamo alcuni dei film più importanti di Diego Abatantuono.

Diego Abatantuono – 70 anni, compiuti il 20 maggio 2025 e una carriera, iniziata negli anni ’80, che dura da oltre quattro decenni – è diventato un’icona del cinema italiano, attraversando generi, ruoli e collaborazioni che ne hanno fatto un interprete poliedrico e profondamente riconoscibile. Dalla comicità esplosiva degli anni Ottanta al volto più riflessivo e drammatico degli anni Novanta e Duemila, ripercorriamo alcuni dei suoi film più importanti.

1. Eccezzziunale… veramente (1982) tra i film di Diego Abatantuono usciti negli anni ’80

Diego Abatantuono - cinematographe.it

Impossibile non iniziare da Eccezzziunale… veramente, il film che ha segnato la consacrazione del personaggio comico per eccellenza: il terrunciello. Diretto da Carlo Vanzina, il film con Diego Abatantuono è una satira calcistica in cui Abatantuono interpreta tre tifosi di Milan, Inter e Juventus: Donato Cavallo, Franco Alfano e Tirzan. Il film fu un successo travolgente e diede vita a un modo tutto suo di “abitare” l’italianità, fra stereotipi, parodia e improvvisazione irresistibile. A distanza di decenni, alcune battute sono ancora cult assoluti.

2. Attila flagello di Dio (1982)

Sempre nel solco della comicità surreale, Attila flagello di Dio rappresenta una delle pellicole più amate e discusse di Diego Abatantuono. Diretto da Castellano & Pipolo, il film fu accolto tiepidamente dalla critica e dal pubblico dell’epoca, ma nel tempo ha acquisito lo status di cult. L’interpretazione di Abatantuono, nel ruolo del barbaro Attila, è un concentrato di nonsense, fisicità e invenzione linguistica che ha lasciato un segno nella cultura pop italiana.

3. Il regalo di Natale (1986)

Il vero punto di svolta della carriera di Diego Abatantuono arriva con Il regalo di Natale di Pupi Avati. In questo dramma corale ambientato attorno a un tavolo da poker durante le festività natalizie, l’attore interpreta Franco, uno dei personaggi più stratificati della sua carriera. Lontano anni luce dal comico che il pubblico era abituato a conoscere, Abatantuono dimostra una profondità espressiva notevole, che gli vale il Nastro d’Argento come Miglior Attore non Protagonista.

4. Marrakech Express con Diego Abatantuono (1989)

Con Gabriele Salvatores inizia una delle collaborazioni artistiche più importanti della sua carriera. In Marrakech Express, Diego Abatantuono veste i panni di Maurizio Ponchia, un ex amico scettico e sarcastico che si unisce a un gruppo di vecchi compagni per una missione di salvataggio. Il film segna l’inizio di una “tetralogia della fuga”, in cui l’attore riesce a interpretare con leggerezza e disincanto il tema dell’evasione e della nostalgia.

5. Mediterraneo (1991), uno dei film migliori di Diego Abatantuono, uscito negli anni ’90

Diego Abatantuono - cinematographe.it

Oscar per il Miglior Film Straniero nel 1992, Mediterraneo consacra definitivamente Diego Abatantuono anche come attore drammatico. Il suo Sergente Maggiore Nicola Lorusso, sbarcato su un’isola greca insieme a un manipolo di soldati durante la Seconda Guerra Mondiale, è un personaggio malinconico e ironico, che incarna l’assurdità della guerra e il bisogno umano di pace e bellezza. La sua interpretazione è memorabile per equilibrio e umanità.

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6. Puerto Escondido (1992)

In Puerto Escondido, ancora con la regia di Salvatores, Diego Abatantuono interpreta Mario Tozzi, un ex vicedirettore di banca che si rifugia in Messico dopo essere finito nel mirino di un killer. Il film chiude idealmente la tetralogia di Salvatores iniziata con Marrakech Express, proseguita con Turné e Mediterraneo, e conferma la capacità dell’attore di alternare dramma e commedia, disegnando personaggi credibili e complessi.

7. Io non ho paura (2003)

Un altro ruolo fondamentale nella carriera di Diego Abatantuono è quello di Sergio, il Milanese, in Io non ho paura, tratto dal romanzo di Niccolò Ammaniti. Diretto ancora da Salvatores, il film racconta la storia di un bambino che scopre un suo coetaneo tenuto prigioniero in una fossa. Sergio è un personaggio duro e minaccioso, coinvolto nel rapimento, e Abatantuono riesce a renderlo inquietante senza mai cadere nel macchiettismo.

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8. I Fichissimi con Diego Abatantuono (1981)

Tra i primi successi comici, I Fichissimi è un’altra tappa fondamentale. Una commedia che rilegge Romeo e Giulietta in chiave comico-milanese, con Diego Abatantuono nei panni del coatto Felice, rivale del “fighetto” Romeo interpretato da Jerry Calà. Un film che rappresenta perfettamente lo spirito delle commedie italiane di inizio anni ’80.

9. Un ragazzo di Calabria (1987)

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Sotto la direzione di Luigi Comencini, Diego Abatantuono recita in un film di formazione ambientato nel Sud Italia, dove interpreta un ruolo meno centrale ma comunque significativo. L’esperienza con Comencini aggiunge un tassello alla sua trasformazione da attore comico a interprete a tutto tondo.

10. Turné (1990)

Meno noto rispetto agli altri film della “fuga”, Turné è un road movie che segue due attori in tournée teatrale. Il film ha un tono malinconico e riflessivo, e Diego Abatantuono, accanto a Fabrizio Bentivoglio, offre una prova matura e intensa, testimoniando ancora una volta la sua versatilità.

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