Final Destination: le 10 morti più assurde e geniali della saga horror

La morte come evento sensazionale e fatalista, all'interno della saga di Final destination.

Nessuna saga horror ha saputo rendere la morte così protagonista come Final Destination. Non c’è via di fuga: ogni tentativo di elusione porta solo a una fine ancora più truculenta e spettacolare. Un fondamento fatalista e macabro su cui si fonda ognuno dei sei capitoli della saga. Ecco le 10 morti più iconiche, ordinate cronologicamente, che hanno segnato l’evoluzione della serie dal 2000 al 2025.

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1. Morte nel bagno – Final destination (2000)

Una delle prime morti della saga, che già definisce il tono della serie: il personaggio di Todd scivola nel bagno, sbatte violentemente la testa e viene impiccato da un filo per la biancheria. La scena è semplice, ma sensazionalistica per il realismo e per la tensione crescente, accompagnata da dettagli come il vetro appannato e le gocce d’acqua, simboli del controllo totale che la Morte esercita sull’ambiente e sul tragico destino del suo malcapitato.

2. Morte in cucina – Final destination (2000)

Valerie Lewton, insegnante del protagonista, viene uccisa in una serie di sfortunati eventi in cucina: versamento di alcol, un computer che esplode, e infine un coltello che le penetra il petto. Una scena lunga, sadica, che mette in scena ogni minimo dettaglio come parte di una trappola premeditata.

3. Morte in autostrada – Final destination 2 (2003)

Una delle sequenze più iconiche della saga e certamente tra le scene mortifere più sensazionali del cinema dell’orrore. Il film si apre con un incidente multiplo sull’autostrada, causato da un camion carico di tronchi. Il ritmo teso dell’azione, gli effetti pratici e l’impatto visivo hanno reso questa scena un simbolo culturale della paura moderna di guidare dietro mezzi pesanti nell’immaginario collettivo.

4. Morte in ascensore – Final destination 2 (2003)

Uno dei personaggi del secondo capitolo, Nora, trova una fine piuttosto macabra e spettacolare. I suoi capelli restano impigliati nelle porte dell’ascensore che parte decapitando la donna. Una morte fulminea e brutale, che sfrutta un luogo quotidiano per generare terrore puro.

5. Morte nel solarium – Final destination 3 (2006)

Due ragazze entrano nei lettini abbronzanti per un momento di relax. Ma una serie di casualità trasforma l’esperienza in una trappola mortale. Intrappolate e incapaci di muoversi, le due vengono lentamente arse vive. È una delle morti più claustrofobiche e sadiche della saga, con un ritmo ansiogeno e visivamente impattante.

6. Morte in palestra – Final destination 3 (2006)

Una delle morti più iconiche della saga è certamente quella di Lewis Romero, un nerboruto che crede di essere talmente forte da “sfidare” la morte. Mentre solleva pesi, i cavi cedono e i bracci della macchina da palestra gli schiacciano la testa. Una sequenza fulminea, ma anche ironica, che sottolinea come l’arroganza venga sempre punita nella saga.

7. Morte acrobatica – Final destination 5 (2011)

Candice esegue una sequenza di esercizi su una trave quando il destino si mette in moto. Un chiodo sporgente, la polvere di talco e un attimo di squilibrio bastano per farla cadere malamente, spezzandosi la colonna vertebrale in un’immagine tanto secca quanto devastante.

8. Morte in clinica – Final destination 5 (2011)

Uno dei personaggi, Isaac, si sottopone a una seduta di agopuntura. Un incendio e una caduta lo portano a finire con l’occhio infilzato da una vite. Una morte che unisce disgusto visivo, tensione ambientale e ironia nera.

9. Morte con risonanza magnetica – Final destination: Bloodlines (2025)

Nel sesto capitolo, un tecnico muore trafitto da un oggetto metallico lasciato nella stanza della risonanza magnetica. Il realismo scientifico della scena e la tensione da conto alla rovescia ne fanno uno dei momenti più intensi del nuovo capitolo.

10. Morte del tatuatore – Final destination: Bloodlines (2025)

Erik, tatuatore punk, viene trascinato per il naso da una catena incandescente e incenerito nel suo studio. Esteticamente spettacolare, grottesca, questa scena diventa subito un’icona per i fan della saga e del gore creativo.

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