Eraserhead: 5 curiosità che forse non sapevi sul primo film di David Lynch

la creazione di un viaggio disturbante tra incubi industriali, paternità deforme e suoni inquietanti che hanno fatto la storia del cinema underground.

Eraserhead (1977) opera prima di David Lynch, è un film che ha segnato profondamente il cinema sperimentale e surreale. Uscito nel circuito dei “film di mezzanotte”, è diventato un cult grazie alla sua atmosfera inquietante, ai temi oscuri e alla narrazione enigmatica. Ecco cinque curiosità affascinanti su questo capolavoro del cinema underground e del surrealismo moderno.

1. Una produzione estenuante e autoprodotta

Eraserhead - La mente che cancella

La realizzazione di Eraserhead è stata un’impresa lunga e complessa. Il film è stato girato nell’arco di cinque anni, a partire dal 29 maggio 1972, principalmente di notte in stalle abbandonate. David Lynch ha ricevuto una sovvenzione iniziale di $10.000 dall’American Film Institute (AFI), ma questi fondi si sono esauriti rapidamente. Per finanziare il progetto, Lynch ha consegnato giornali per il Wall Street Journal e ha ricevuto supporto economico da amici e familiari, tra cui Jack Fisk e sua moglie Sissy Spacek, l’attrice che era appena divenuta nota per il suo ruolo in Carrie (1976).

2. Il mistero del bambino deforme

Eraserhead - La mente che cancella

Uno degli elementi più disturbanti del film è il bambino deforme di Henry, la cui realizzazione rimane avvolta nel mistero. Lynch ha mantenuto segreti i dettagli sulla creazione del pupazzo, soprannominato “Spike” da Jack Nance. Il proiezionista che lavorava sui dailies del film è stato bendato per evitare che scoprisse la natura del pupazzo e ha rifiutato di discuterne in interviste successive. Alcune speculazioni suggeriscono che potrebbe essere stato costruito utilizzando un coniglio scuoiato o un feto di agnello.

3. Una colonna sonora singolare

David Lynch; Cinematographe.it

La colonna sonora di Eraserhead è fondamentale per creare l’atmosfera opprimente del film. Lynch, insieme al sound designer Alan Splet, ha sviluppato un paesaggio sonoro industriale e inquietante utilizzando tecnologie analogiche degli anni ’70. Il film presenta rumori di fabbrica, suoni ambientali disturbanti e brani musicali come pezzi d’organo di Fats Waller e la canzone “In Heaven”, che contribuiscono a immergere lo spettatore in un mondo surreale. ​

4. Tematiche e influenze personali

david lynch cinematographe.it

Eraserhead riflette le esperienze personali di Lynch, in particolare il suo periodo vissuto a Philadelphia, che ha descritto come una città violenta e inquietante. Il film esplora temi come la paternità, l’alienazione e l’ansia esistenziale. La città di Philadelphia, in cui il regista ha vissuto durante la sua permanenza all’American Film Institute, ha avuto un impatto significativo sulla sua visione artistica. Lynch descrisse la città come un luogo opprimente, con paesaggi urbani industriali, oscuri e pieni di rumori meccanici. Questi elementi si riflettono nel film, dove l’ambiente sembra essere quasi un protagonista a sé stante, con fabbriche e rumori di macchinari che pervadono ogni scena, creando un’atmosfera claustrofobica. La narrazione onirica e la fusione tra sogno e realtà sono elementi che Lynch approfondirà ulteriormente in opere successive come Twin Peaks e Mulholland Drive.

5. Un cult del cinema

Eraserhead - La mente che cancella

Nonostante le difficoltà iniziali nella distribuzione, Eraserhead è diventato un film di culto, proiettato in circuiti di mezzanotte, ovvero le piccole sale che avviavano la loro programmazione durante la notte, e apprezzato da cineasti e critici. Il regista Stanley Kubrick lo considerava uno dei suoi film preferiti, mentre Mel Brooks ne fu talmente sorpreso da finanziare il film successivo di Lynch, The Elephant man (1980). La sua influenza si estende a numerosi registi contemporanei, che riconoscono in Lynch un pioniere del cinema sperimentale e surreale.

Eraserhead rimane un’opera enigmatica e affascinante, un viaggio nell’inconscio umano che continua a stimolare discussioni e interpretazioni. La sua realizzazione, le scelte artistiche e l’impatto culturale lo rendono un punto di riferimento imprescindibile per gli amanti del cinema d’autore.

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