Il meglio di Claudio Santamaria in 5 film, da Almost Blue a Jeeg Robot

Nel panorama del cinema italiano spicca senza dubbio la personalità di Claudio Santamaria: romano, classe 1974, è un attore talentuoso e versatile da sempre impegnato su molteplici fronti tra cinema, televisione, teatro e doppiaggio (e canta anche molto bene, come ha dimostrato reinterpretando la sigla originale di Jeeg Robot d’acciaio o salendo sul palco del concerto del Primo Maggio 2008 insieme ai Marlene Kuntz per Impressioni di settembre!).

Diretto da registi del calibro di Bernardo Bertolucci, Nanni Moretti, Dario Argento e Michele Placido, è stato impegnato anche all’estero con Casinò Royale di Martin Campbell. Dall’esordio nel 1997 con Leonardo Pieraccioni in Fuochi d’artificio al recentissimo David di Donatello come miglior attore protagonista per Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti, Claudio Santamaria ha una carriera quanto mai variegata alle spalle e – siamo certi – anche davanti a sé.

In occasione del suo quarantaduesimo compleanno, Cinematographe ripercorre la sua carriera attraverso cinque interpretazioni indimenticabili.

ALMOST BLUE (ALEX INFASCELLI, 2000)

Claudio Santamaria in "Almost Blue"

Thriller tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Lucarelli, Almost Blue è il lungometraggio d’esordio di Alex Infascelli. La Bologna degli anni Duemila è turbata dalla presenza di un serial killer (Rolando Ravello) soprannominato l’Iguana per via della sua tendenza ad assumere l’identità delle proprie vittime. Nel corso delle indagini, l’ispettrice Grazia Negro (Lorenza Indovina) si avvarrà dell’aiuto di Simone (interpretato da Claudio Santamaria), un ragazzo cieco che ascoltando tramite un apparecchio le conversazioni altrui  – e associando in modo sinestetico ogni suono a un diverso colore – sarà in grado di riconoscere la voce dell’assassino. Almost Blue è il titolo del brano interpretato da Chet Baker che Simone ascolta nella versione di Elvis Costello.

L’ULTIMO BACIO (GABRIELE MUCCINO, 2001)

Claudio Santamaria in "L'ultimo bacio"

È con il suo terzo film che il regista Gabriele Muccino ha trovato la propria consacrazione: L’ultimo bacio, campione di incassi a inizio 2001, è diventato un vero e proprio cult per tutta una generazione di trentenni che si sono identificati nelle vicende dei protagonisti. Al centro del film, infatti, ci sono Carlo (Stefano Accorsi) e i suoi amici che, raggiunta la soglia della trentina, si trovano a riflettere sulla propria vita, alle prese con una crisi esistenziale che li spingerà a mettere in discussione le scelte portate avanti sino a quel momento. Accanto ad Accorsi, Pierfrancesco Favino, Giorgio Pasotti e Marco Cocci, c’è Claudio Santamaria che interpreta Paolo, depresso a causa della malattia del padre e incapace di fare i conti con l’abbandono da parte della fidanzata. Santamaria sarà Paolo anche nel sequel Baciami ancora, diretto da Muccino nel 2010.

PAZ! (RENATO DE MARIA, 2002)

Claudio Santamaria in "Paz!"

Diretto da Renato De MariaPaz! (2002) è un film tratto dai fumetti di Andrea Pazienza, il disegnatore bolognese che, prima di morire tragicamente nel 1988, diede vita a Pentothal, Zanardi, Pompeo e a tanti altri indimenticabili personaggi. La pellicola di De Maria, che prende il nome dalla striscia inventata da Pazienza, è ambientata nella Bologna del 1977, la Bologna del D.A.M.S., delle droghe e degli studenti fuoricorso. In questo contesto – sulle note della colonna sonora tra Skiantos, Giovanni Lindo Ferretti e tanti altri – si muovono senza mai veramente incontrarsi tra loro i tre personaggi principali: Enrico Fiabeschi, Massimo Zanardi e Pentothal. Claudio Santamaria interpreta proprio quest’ultimo: un fumettista iscritto al D.A.M.S., svogliato e passivo, distaccato e lontano dal mondo.

ROMANZO CRIMINALE (MICHELE PLACIDO, 2005)

Claudio Santamaria in "Romanzo criminale"

Con Romanzo criminale (2005), tratto dal romanzo omonimo di Giancarlo De Cataldo, Michele Placido porta sullo schermo quindi anni oscuri di storia d’Italia  – dalla fine degli anni Settanta all’inizio degli anni Novanta, dalle stragi e dal terrorismo allo scandalo di Mani Pulite – mettendo in scena le vicende della banda della Magliana, considerata la più potente organizzazione criminale operativa a Roma, legata a Cosa Nostra, alla Camorra e all’Ndrangheta, ma anche alla loggia P2 di Licio Gelli e a esponenti della destra estrema e dei servizi segreti. In questo riuscito gangster movie Claudio Santamaria è il Dandi, il meglio protetto tra i membri della banda, innamorato della prostituta Patrizia (Anna Mouglalis), contesa anche dal commissario-antagonista Scialoja (Stefano Accorsi).

LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT (GABRIELE MAINETTI, 2016) 

Claudio Santamaria in "Lo chiamavano Jeeg Robot"

Capolavoro di cinema indipendente, Lo chiamavano Jeeg Robot (2016) è il lungometraggio d’esordio del regista romano Gabriele Mainetti. Salutato come il primo vero film di supereroi nostrano, Jeeg ha conosciuto un successo straordinario di pubblico e di critica, incassando quasi 5 milioni di euro al botteghino e aggiudicandosi ben 7 David di Donatello, 2 Nastri d’Argento, 1 Globo d’oro e 1 Ciak d’oro. Nella pellicola, Claudio Santamaria veste perfettamente i panni di Enzo Ceccotti, un ladruncolo di Tor Bella Monaca, solitario e disilluso, che, in seguito a una caduta accidentale nel Tevere, entra in contatto con delle sostanze tossiche che rapidamente gli conferiscono una forza sovrumana. Trasformatosi suo malgrado in un supereroe, dovrà fare i conti con la follia dello Zingaro, il cattivo memorabile interpretato magistralmente da Luca Marinelli.