Captain America: Civil War – Robert Downey Jr. spiega le motivazioni di Iron Man

Il prossimo film Marvel, parliamo di Capitan America: Civil War (clicca qui per vedere i poster con il team di Iron Man), vede il contrasto tra due dei Vendicatori più iconici: Iron Man e Captain America.

Nel film, Steve Rogers, interpretato da Chris Evans, conduce una nuova squadra di Vendicatori nella lotta per salvaguardare l’umanità, ma dopo un terribile incidente internazionale che apporta molti danni collaterali alla squadra degli Avengers, sono molte le figure politiche che cominciano a pensare necessario l’utilizzo di un sistema di controllo delle responsabilità e la creazione di un consiglio direttivo col compito di supervisionare e dirigere la squadra. La situazione, però, crea delle tensioni all’interno del gruppo: da una parte, Steve Rogers vorrebbe continuare a difendere l’umanità senza interferenze da parte del governo, dall’altra parte invece, Tony Stark (Robert Downey Jr.) si mostra aperto all’idea che un consiglio del governo possa dirigere il team.

Captain America: Civil War – Robert Downey Jr. ci parla delle motivazioni di Iron Man

Al centro del conflitto che contrapporrà i due supereroi in Captain America: Civil War sarà il documento degli Accordi di Sokovia. Si tratta di un pezzo di legislazione che, se attuata, obbligherebbe tutti i supereroi a doversi registrare presso il governo. Robert Downey Junior., intervistato da Nerdist, ha di recente rilasciato alcune dichiarazioni sulla posizione che il suo personaggio si troverà a prendere nel film.

“Penso, al contrario, che ciò che è interessante non è tanto che sta cercando un maggiore controllo, ma che sta cercando di spiegare che un gruppo di individui ha bisogno di un bel po’ più di controllo di quanto si possa immaginare.”

Di seguito, altre dichiarazioni da parte dell’attore:

Io, proprio come un fan di questi film, non vorrei vedere che accada qualcosa di irreparabile, mi piace anche quando le cose apparentemente irreparabili accadono e gli uomini e le donne trovano un modo per superare il passato”

Anche lo sceneggiatore Christopher Markus ha affrontato la questione. Ecco cosa ha detto:

“Parte della sfida è non fare Tony chiaramente in errore, come sembra essere nel fumetto, dove [egli] ha costruito una prigione inter-dimensionale… occorre dargli il suo motivo personale, allo stesso [modo] come va dato a Steve un motivo personale, affinché si capiscano le ragioni per cui prende quella decisione”