Diario dal Roma FF10 – il mondo fuori la Stanza – Giorno 2

Roma. Ecco il reportage della seconda giornata al Festival del Cinema di Roma

“Ci sono così tante cose qui fuori”. È la meraviglia di un bambino di cinque anni quando, per la prima volta, esce dalla Stanza dove è nato ed è stato rinchiuso. Un lucernaio è tutto ciò che aveva per vedere il cielo azzurro; una televisione per guardare altre persone, animali, oggetti “non reali”. Room, vincitore alla passata edizione del Toronto Film Festival, è stato presentato in anteprima nazionale alla 10. Festa del Cinema di Roma. Film intimo e intenso. Un meraviglioso inno alla vita. L’amore sconfinato tra madre e figlio. Un grido di salvezza e speranza. Dietro la macchina da presa Lenny Abrahamson e davanti Brie Larson con Jacob Tremblay.

Diario dal Roma FF10 – cosa è successo durante il sceondo giorno? Scopritelo con noi!

Ad aprire la seconda giornata di Festa è stato il giapponese Sion Sono con il film The Whispering Star.  Il regista di Love Exposure e Suicide Club, che purtroppo non ha accompagnato il suo film alla Festa del Cinema di Roma, porta sul grande schermo una storia apocalittica, utopica, quasi fantastica. Cento minuti in cui, con l’aiuto del bianco e nero e di una fotografia elegante e pulita, mette in discussione il tempo e lo spazio, e il rapporto tra uomo e computer/macchina. Bello sì, ma si consiglia la visione solo dopo una lunga dormita!

E poi è arrivato il The Young Pope, l’attore Jude Law per il secondo degli Incontri Ravvicinati. Sette clip di film intervallati da domande fatte da parte del direttore artistico Antonio Monda. “Mi considero fortunato – commenta Mr. Law –, mi sono sempre divertito sul set di un film e credo sia dipeso sia dalle persone con cui ho lavorato che dalla gioia che ho sempre provato facendo questo lavoro. Se non ti diverti a fare l’attore probabilmente hai qualcosa che non va. Il nostro lavoro ci dà l’opportunità di cambiare aria e città. Adesso, per esempio, sto a Roma e mi godo le meraviglie di questa città”. Il bel attore, ora impegnato a girare con Paolo Sorrentino, è stato diretto tra gli altri da Steven Spielberg, Wes Anderson (che incontrerà il pubblico lunedì 19 ottobre 2015, insieme al Premio Pulitzer Donna Tartt), Martin Scorsese, Clint Eastwood. Delle volte bell’aspetto e talento non bastano… Nessuno approccio con i fan, poca confidenza. Jud, sei fuori. Eliminato!

RomaFF10 – Il più atteso era Jude Law

E poi è passato il “padre di casa”, dell’Auditorium Parco della Musica, l’architetto Renzo Piano. Ma di italiano al Festa del Cinema di Roma c’è stato qualcosa di sorprendente: una commedia, “bella vera”. Girata bene, scritta bene, interpretata bene. Lo chiamavano Jeeg Robot, opera prima di Gabriele Mainetti, ha lasciato quasi tutti a bocca aperta (e nel miglior senso possibile). La storia di un supereroe di periferia, che arriva direttamente da Tor Bella Monaca. E a prestare il suo volto a questo ragazzo di borgata, svampito e inconsapevolmente fortunato, è Claudio Santamaria. Un film italiano sui superpoteri e i supereroi, quasi da non crederci!