Doraemon: recensione

Doraemon arriva nelle sale cinematografiche il 6 Novembre 2014. Il film è stato presentato in anteprima al Festival Internazionale del Film di Roma, nella sezione Alice nelle Città. Il manga giapponese, con protagonista il “gatto-robot”, arriva sul grande schermo in versione 3D.
Il personaggio di Doraemon nasce nel 1969 per mano di Fujiko F. Fujio. Da quel momento fino alla morte di quest’ultima, avvenuta nel 1996, sono state create 1.300 storie, che hanno permesso il suo successo a livello mondiale.

Al manga di Fujiko F. Fujio sono seguiti cartoons, videogiochi e gadget. Il film in 3D vuole celebrare gli 80 anni del gattone amico di Nobita e di tutti i bambini. Doraemon è diventato nel corso del tempo un “eroe asiatico” per vecchie e nuove generazioni. La cultura giapponese è forte ed influenza molte storie, ma al tempo stesso anche Doraemon è diventato importante in patria. Con questo termine, infatti, si suole indicare qualcosa che ha il potere di realizzare sogni e avverare desideri.

I personaggi principali e la sinossi.
Doraemon è un gattone gigante, azzurro, arrivato dal futuro. Il suo obiettivo è quello di prendersi cura del piccolo Nobita. Lo aiuta con l’utilizzo dei Chiusky, ovvero strumenti magici, che gli permettono di superare tutte le difficoltà quotidiane, dai brutti voti a scuola ai litigi con gli amici. Doraemon e Nobita diventano amici inseparabili. L’uno è premuroso nei confronti dell’altro.
Il vero protagonista della storia, però, è il piccolo Nobita. Un bimbo di 10 anni pigro e maldestro, a cui piace tanto dormire ed è perdutamente innamorato di Shizuka, la sua amica del cuore. Doraemon lo aiuta anche con lei, ma non sempre con la magia. Infatti, insegna a Nobita ad essere autonomo e a cavarsela da solo. Il gatto – robot è arrivato in suo soccorso dal futuro perché il pronipote di Nobita voleva dare una mano al suo avo vista la sua indole fiacca e i suoi tanti insuccessi. Il compito è quello di farlo diventare un ragazzo assennato ed un adulto responsabile e felice.

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La storia di Doreaemon e Nobita è un lungo viaggio ricco di avventure quotidiane e pieno di piccole sfide. Se Doraemon vuole la felicità di Nobita, quest’ultimo ha un unico sogno: conquistare il cuore di Shizuka.
La produzione del film ha rispettato molto la storia originale e in una nota ha sottolineato: ” E’ noto che di Doraemon esiste un unico episodio iniziale, mentre il finale è stato riscritto e modificato più volte. Abbiamo riflettuto su questo per ottenere un racconto che ricordasse che Doraemon è un robot venuto dal futuro ed esiste la possibilità che un giorno torni a casa. Con questo film volevamo tornare al punto di partenza per riscoprire il mondo di Doraemon, in cui la vita di tutti i giorni e la fantasia si intrecciano, nonché rappresentare l’intero percorso di incontro tra lui e Nobita, dall’inizio della loro amicizia fino alla loro separazione”.

Tranquilli, Doraemon e Nobita resteranno insieme ancora per molto tempo e speriamo che in futuro vengano realizzati altri film sulle loro avventure. Film che piacciono a grandi e piccini e che, dietro i colori e la magia, insegnano valori importanti come rispetto, solidarietà e amicizia.

Giudizio Cinematographe

Regia - 4
Sceneggiatura - 3.5
Fotografia - 4
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3.2
Emozione - 3.7

3.7

Voto Finale