Citizenfour: recensione

Un cameraman accompagna tre uomini durante i loro incontri. Nulla di perverso. È la storia di come Laura Poitras con l’obiettivo della sua videocamera documenta le prime interviste che Edward Snowden rilascia a Glenn Greenwald e Ewen MacAskill al Mira Hotel di Hong Kong. È il gennaio 2013 quando la documentarista inizia a ricevere email anonime e criptate da un tale che si firma Citizenfour. Dietro questa falsa identità non si nasconde un mitomane ma Edward Snowden, un impiegato della National Security Agency (Nsa). Come spesso accade, attraverso i social media si possono conoscere persone con cui collaborare per qualche lavoro. Ma questa non è una storia come tante. È la storia di Citizenfour, il ragazzo che ha rivelato al mondo intero il grande sistema di sorveglianza di massa gestito dagli Stati Uniti d’America.

Glenn Greenwald e Edward Snowden

Glenn Greenwald e Edward Snowden

Vincitore del Premio Oscar come Miglior documentario, Citizenfour è un’alta testimonianza del buon giornalismo. Un film sull’America post 11 Settembre. Un film che toglie la maschera alla politica e ne svela l’intento di potere malato e di controllo. La Poitras, Greenwald e MacAskill incontrano Snowden in gran segreto nel giugno 2013 e solo dopo diversi giorni, chiusi nella sua stanza d’albergo, sono in grado di ricostruire l’attacco alla privacy che gli Usa commettono quotidianamente nei confronti degli altri Paesi. Azione illegale e immorale che viene compiuta dalla settimana successiva all’attentato alle Torri Gemelle.

Citizenfour esce nelle sale cinematografiche italiane il 16 aprile distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection, in oltre quindici città. Sarà anche proiettato al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia il 18 aprile, il giorno dopo il dibattito che vedrà protagonista Laura Poitras e Edward Snowden, in collegamento Skype. Oggetto della discussione: la sicurezza in rete e la privacy.

Edward Snowden in seguito alle rivelazioni fatte alla stampa, pubblicate in un primo momento su Washington Post e Guardian, è stato accusato di alto tradimento dagli Stati Uniti. Dal 2013 non ha mai fatto ritorno a casa ed è ancora in esilio all’estero. Rendere note le informazioni e i documenti in suo possesso è stato un gesto eroico e di grande sacrificio. Una scelta di libertà fatta da un dominato che non teme il suo dominatore. Quando ha preso la sua decisione la Poitras stava già lavorando da tempo ad un documentario sulle intercettazioni. Snowden non l’ha scelta tra i tanti, ma con cognizione di causa. È, infatti, regista di importanti documenti visivi degli ultimi dieci anni come la guerra in Iraq e la prigione di Guantanamo. Citizenfour è il capitolo finale di una trilogia post 11 Settembre. Tre film reali che mostrano, senza “prosciutti” sugli occhi, come il sogno americano è solo una grande e bella illusione.

Giudizio Cinematographe

Regia - 5
Sceneggiatura - 5
Fotografia - 5
Recitazione - 5
Sonoro - 5
Emozione - 5

5

Voto finale