Così è la vita – Le frasi più divertenti del film di Aldo, Giovanni & Giacomo

Così è la vita è il secondo film realizzato dal trio comico Aldo, Giovanni & Giacomo. Così è la vita è uscito nel 1998 e, come altri film del trio, vede nel cast anche Marina Massironi. Il film non è considerato tra i migliori del trio. Tuttavia, gli spunti che si trovano nel rocambolesco viaggio che fa da filo conduttore in Così è la vita, sono interessanti. Di seguito la trama del film.

Così è la vita: la trama del film di Aldo, Giovanni & Giacomo con Marina Massironi

Bancomat è rinchiuso da due anni nel carcere di San Vittore per contraffazione. Giacomo è un poliziotto imbranato. Convive con la famiglia della sorella. Giovanni Storti è inventore di giochi per bambini piuttosto stravagante. A Giacomo (insieme al collega Catanìa) viene affidato il compito di scortare Aldo in tribunale. Catanìa viene meno all’impegno e Giacomo si ritrova a svolgerlo da solo. Aldo riesce ad impossessarsi della pistola che Giacomo tiene nel cruscotto e a prendere il controllo della situazione. Nel frattempo, in un altro luogo, Giovanni viene derubato dell’auto. Decide di chiedere aiuto proprio alla volante che sta passando di lì. Salendo in macchina diventa anche lui ostaggio di Aldo. I tre inizieranno uno strambo viaggio.

Così è la vita: le frasi più divertenti e famose del film di Aldo, Giovanni & Giacomo

Jack: Se al mattino spacchi le pietre, al pomeriggio scavi le buche. Se al pomeriggio si spaccano le pietre, al mattino si scavano le buche. Se al mattino…
Al: Se al mattino spacchi le palle, la sera pure!
Jack: Ma che minchia di programma rieducativo è?

 

Giacomo: Sai com’è la vita, capitano delle cose più grosse di te e devi prendere delle decisioni, un po’ come il bivio di prima, ti ricordi, “Che faccio? Vado a destra o vado a sinistra?” E lì se non stai attento rischi di sbagliare, rischi di prendere la strada sbagliata.
Giovanni: E tu l’hai presa in pieno, contromano!

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Giacomo: Tra l’altro ho anche finito di scrivere un romanzo.

Giovanni: Non vedo l’ora di leggerlo, c’ho l’acquolina in bocca!

Aldo: In Africa, tutte le mattine, quando sorge il sole, una gazzella muore.
Clara: Muore?
Aldo: Si sveglia già morta, perché si vede che non stava molto bene il giorno prima e allora… Comunque, sempre in Africa, no? Tutte le mattine, quando sorge il sole, un leone, appena si sveglia, comincia a correre per evitare di fare la fine della gazzella che è morta il giorno prima. E poi, correndo, vede che c’è la gazzella morta il giorno prima lì e visto che… “Che cosa corro a fare? Mi fermo e gli do due mozzicate”. Comunque, dove voglio arrivare? Non è importante che tu sei un crotalo o un pavone. L’importante è che se muori, me lo dici prima.

Catanìa : Comunque il Che-Guevara era un ricchione!

Bancomat : [Parlando al compagno di cella che dorme sopra di lui] Crapanzano: meno male che oggi esci. Avrò dormito un’ora in due anni!

Aldo: Ti chiami Clara?! Bellissimo nome! Pensa che quando ero bambino, e quando dico bambino… dico bambino! Conoscevo un’amica che si chiamava Francesca… E indovina come la chiamavo?
Clara: Clara.
Aldo: Eh no. Si chiamava Francesca… E la chiamavo Francesca.

 

Aldo: E il settimo giorno Dio creò il cheeseburger!

 

Aldo: Senta signora,non so se ha sbagliato numero,ma sicuramente ha sbagliato persona.
Ho forse ha sbagliato numero ma ha trovato la persona giusta.Ho forse…miii,mi ha mandato a fanculo!Lo stesso carattere del marito!Miii che famiiglia!

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Aldo[minacciando di spararsi]: Datemi un buon motivo per non farlo.
Giovanni: Beh, adesso non me ne viene in mente neanche uno, però pensandoci bene, magari…

 

Giovanni [parlando di Aldo]: Oh cacchio, è con una ragazza?!
Giacomo: Sì.
Giovanni: Ma come sì… C’è lì il mostro di Dusseldorf con una ragazza e tu non fai niente, non agisci?
Giacomo: Perché?
Giovanni: Ma come perché?! È un delinquente questo qua!
Giacomo: Ma scusa, adesso secondo te uno basta che finisca una volta in galera e diventa uno stupratore? Va’ che tu, della natura umana, non capisci proprio un cazzo!

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Giovanni [parlano delle reazioni suscitate dalla loro morte]: Ma sì! Il discorso di fondo è uno solo: non è che tutti gli esseri umani di fronte al dolore hanno la stessa reazione. Non so, prendi una vedova araba: urla, strepita, si strappa i capelli, si rotola. Una svedese no! Al massimo una lacrimuccia. Non è che soffra meno: è una reazione diversa di fronte al dolore. Mia moglie ha avuto una reazione di questo tipo.
Giacomo: Ma sì, un po’ svedese. Come mia sorella e mio cognato.
Giovanni: Beh, beh no eh! Tua sorella e tuo cognato sono proprio dei bei bastardi!
Giacomo: Ma come bastardi?
Giovanni: Ma sì, scusa! Sei appena morto e ti affittano la camera, buttano il libro della tua vita nella spazzatura? Se non son bastardi questi qua, dai!
Giacomo: Scusa, e allora tua moglie?
Giovanni: Cosa vuol dire, lì è una reazione diversa!
Giacomo: Ma reazione diversa che cosa?! Scusa, sei morto da un giorno e si mette a trombare con un altro, dai!
Giovanni: Ma cosa vuol dire? È lo shock!
Giacomo: Ma lo shock di che cosa? Giovanni, è brutto sentirselo dire, ma tua moglie è proprio un bel puttanone!
Giovanni: Uè Giacomo, piano con le parole eh! [ridendo] questa è bella! Mia moglie è un puttanone! Ma dai, mi fai ridere mi fai. Ecco cosa mi fai! Adesso mia moglie è un puttanone. Ma pensa te! Mia moglie è un puttanone. [Sempre più convinto] Mia moglie è un puttanone!