Quel treno per Yuma: recensione del film con Russell Crowe

1957. Il regista Delmer Daves realizza il film Quel treno per Yuma tratto da un racconto del 1953 di Elmore Leonard 3:10 to Yuma. Gli attori erano Glenn Ford e Van Heflin e le musiche portavano la firma di George Duning.

2007. James Mangold dirige il remake del film. Ora i protagonisti sono Christian Bale e Russell Crowe mentre la colonna sonora è di Marco Beltrami.

Dan Evans, veterano della guerra civile, è un onesto contadino che cerca di mandare avanti il suo piccolo ranch dell’Arizona con l’aiuto della moglie e dei due figli. Purtroppo, però, è un periodo di terribile siccità e Dan si indebita fino al collo per cercare di mantenere la sua famiglia. La situazione cambia quando la sua strada si incrocia con quella del fuorilegge Ben Wade. Con la promessa del pagamento che salverà il suo ranch, Dan contribuisce alla cattura di Wade, scortandolo fino alla cittadina di Contention, dove poi alle 3:10 passerà il treno che lo condurrà al carcere di Yuma.

Quel treno per Yuma

Con Quel treno per Yuma, James Mangold è riuscito ad ottenere un coinvolgente “new western”, coronato da un’ottima fotografia e un’incredibile colonna sonora di Marco Beltrami.

La storia di fondo è semplice: spinto dalla possibilità di estinguere un debito, Evans, il “buono”, cerca di consegnare alla giustizia Wade, il “cattivo”, anche quando nessun altro sembra disposto a correre tale. Ciò che però eleva il film è l’interpretazione dei due attori protagonisti: Russel Crowe nei panni di Ben Wade e Christian Bale in quelli di Dan Evans.

Crowe porta sullo schermo un fuorilegge atipico: spietato, famoso per le sue rapine sanguinose, ma allo stesso tempo saggio e carismatico. Bale invece interpreta un ex tiratore scelto dell’Esercito dell’Unione il quale, ferito in guerra, risulta impotente e codardo agli occhi della moglie e del figlio maggiore.

L’incontro tra Wade e Evans è il motore del film. Il rapporto di questi due personaggi, fin dall’inizio antitetici, mantiene costante l’interesse del pubblico, il quale osserva con interesse la nascita di una inaspettata stima reciproca tra l’eroe e l’anti-eroe. Se la sicurezza e il fascino di Wade sono ciò che all’inizio richiama attenzione, poco alla volta Dan ruba la scena al suo avversario grazie alla forza con cui dimostra e sostiene i suoi principi.

Quel treno per Yuma

Accanto ai due protagonisti vi è un cast insuperabile: da Alan Tudyk a Peter Fonda, con un giovane Logan Lerman nei panni del figlio maggiore di Bale, e un come sempre incredibile Ben Foster.

James Mangold ha preso Quel treno per Yuma del 1957, un vecchio western incentrato più sull’aspetto psicologico dei personaggi, e vi ha ampliato il raggio della storia e dell’azione, discostandosi leggermente dall’originale. Aggiungendo nuovi personaggi, cambiando alcune location, modernizzando il linguaggio e rendendo più realistico il finale, il regista è riuscito ad ottenere un coinvolgente “new western”, coronato da un’ottima fotografia e un’incredibile colonna sonora di Marco Beltrami.

Quel treno per Yuma

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3.5
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 3

3.3