Jeff Bridges: “dopo Iron Man farei un altro film sui supereroi”

Ai tempi del debutto di Iron Man, i Marvel Studios non avrebbero potuto prevedere il tipo di svolta blockbuster che poi ha avuto. Dopo aver debuttato nel 2008, il film di supereroi è stato il primo progetto realizzato dalla giovane società, catturando l’immaginazione di milioni di persone. Oggi, il Marvel Cinematic Universe ha decine di progetti alle spalle e ha guadagnato milioni di dollari. Attori come Robert Downey Jr. e Gwyneth Paltrow sono stati fondamentali nella creazione dell’Universo quando era alle prime armi, ma Jeff Bridges ha fatto la sua parte nel caratterizzare un cattivo terrificante come Obadiah Stane.

Ora sembra che al leggendario attore non dispiacerebbe sondare il terreno dei supereroi ancora una volta. Recentemente, infatti, ha rilasciato un’intervista a The Hollywood Reporter con altri colleghi come Casey Affleck e Andrew Garfield.

È stato in tale occasione che Jeff Bridges ha parlato del suo lavoro in Iron Man, e quanto segue e ciò che ha dichiarato quando gli è stato chiesto se sarebbe stato parte di un altro grande film di supereroi.

“Beh, io ero in Tron. Sono stato risucchiato dal computer. Quello è un film di quel genere”, ha detto prima di proseguire.

“Sì”, ha risposto. “Sai, all’inizio della mia carriera, ho davvero faticato per cercare di non sviluppare una personalità troppo rigida e reinvetarmi in modo che il pubblico mi avrebbe potuto identificare facilmente con qualunque personaggio mi trovassi ad interpretare.

Ai fan farebbe sicuramente piacerebbe vedere Jeff Bridges farsi strada in un altro franchise sui supereroi, ma è sorprendente vedere che l’attore sarebbe davvero disposto a farlo. All’inizio dell’interivista, Bridges ha ammesso di sentirsi frustrato a causa di alcune aspetti delle riprese di Iron Man, dato il suo desiderio di pianificare il futuro.

“È successo molte volte – 10, 12, 15 volte – di presentarci per la giornata di lavoro senza sapere quali scene saremmo andati a girare qual giorno”, ha detto Bridges. “Tutti i membri dello staff in studio stavano seduti lì battendo i piedi, guardando l’orologio, mentre noi attori ci riunivamo nella mia roulotte cercando di scoprire quali sarebbero state le mie battute”