The Impossible: recensione del film con Ewan McGregor e Naomi Watts

The Impossible sottolinea attraverso il titolo la portata della sfida che i protagonisti devono affrontare: cercare una risoluzione impossibile (la salvezza di tutta la famiglia) ad una situazione impossibile (la distruzione improvvisa e totale causata da uno tsunami con pochi precedenti nella storia del pianeta).

Esiste qualcosa di più inquietante di un evento naturale catastrofico che sorprende l’uomo durante un’agognata vacanza, proprio quando è più spensierato, e quindi, più vulnerabile? The Impossible, il film del del 2012 per la regia di  Juan Antonio Bayona (The Orphanage) sceglie di utilizzare un registro basato sulla materializzazione delle sensazioni di paura per descrivere tale situazione, sottolineando le reazioni psicologiche e fisiche dei protagonisti, in balìa di una tragedia di proporzioni immani ma obbligati a rimanere focalizzati sul proprio microcosmo ferito, per cercare disperatamente di salvarlo e di salvarsi.

The Impossible narra la storia vera della famiglia spagnola Alvarez-Belon, composta da marito, moglie e tre figli, tutti miracolosamente sopravvissuti all’onda anomala che investì il loro resort quel maledetto 26 dicembre 2004.

Un film privo di particolari intenzioni allegoriche, prettamente concentrato sull’esplorazione della vicenda umana in tutte le sue sfaccettature, con un’ammirevole attenzione alla cura delle ricostruzioni e alla resa delle sensazioni di panico, smarrimento e sofferenza fisica che lo tsunami ha provocato.

The Impossible

Protagonisti di The Impossible l’ottima coppia attoriale formata da Ewan McGregor (nel ruolo di Henry) e Naomi Watts (che dà volto alla moglie Maria), affiancati dai figli Lucas (uno straordinario Tom Holland alla sua prima esperienza cinematografica), Thomas (Samuel Joslin) e Simon (Oaklee Pendergast). Il film si apre sui titoli di testa che, su un inquietante sfondo nero come gli abissi del mare, mettono al corrente lo spettatore di stare per assistere al racconto di una storia vera. Suoni sinistri ed ambigui accompagnano l’incipit, suggerendo fin dai primi fotogrammi il tipo di atmosfera tesa che il regista ha voluto creare.

The Impossible: pochi secondi possono trasformare un paradiso nel peggior inferno (im)possibile

Henry e Maria (che nella finzione cinematografica sono inglesi, invece che spagnoli) si apprestano a trascorrere le festività natalizie al caldo della Tailandia, insieme ai loro tre figli. Poche scene di sorniona serenità vacanziera, fra romantiche serate sulla spiaggia a far librare nel cielo speranzose lanterne dei desideri e allegri scambi di regali di Natale, e siamo subito dentro l’incubo: durante una tranquilla giornata a bordo piscina, un’improvvisa e gigantesca onda anomala, causata da un terremoto di magnitudo 9.3 della scala Richter, dall’epicentro collocato in mezzo al mare, in pochi istanti spazza via ogni pensiero felice, distruggendo il villaggio e portando con sé cose e vite, senza nessuna pietà o possibilità di fuga.

The Impossible

I primi a riemergere sono Maria ed il figlio maggiore Lucas che, riusciti miracolosamente a riunirsi in breve tempo, cominciano insieme la loro lotta disperata per salvarsi e riunirsi al resto della famiglia, disperso chissà dove. Lucas, miracolosamente quasi illeso,  si trova obbligato, per la prima volta nella sua vita, a prendersi responsabilità più grandi di lui, cercando di trasformarsi nella forza e nel coraggio necessari alla madre, rimasta gravemente ferita e bisognosa di urgente soccorso.

I cinque si trovano così improvvisamente divisi, sbalzati in punti diversi e lontani dello scenario apocalittico che, una volta riemersi dalle acque, appare davanti ai loro occhi sconvolti ed increduli. Intorno solo acqua, detriti, corpi e disperazione, un inferno che sembra non lasciare scampo ma nel quale l’istinto di sopravvivenza ancora prevale, spingendoli a cercare un disperato appiglio per salvarsi e riunirsi.

The Impossible

The Impossible sottolinea attraverso il titolo la portata della sfida che i protagonisti devono affrontare: cercare una risoluzione impossibile (la salvezza di tutta la famiglia) ad una situazione impossibile (una distruzione improvvisa e totale causata da uno tsunami con pochi precedenti nella storia del pianeta).

Juan Antonio Bayona, forte della sua esperienza nel cinema horror, decide allora di indugiare su paura, ferite ed immane dolore fisico e psicologico, rapportandolo al contempo con le reazioni provocate dal prendere coscienza di tale situazione limite da un punto di vista sufficientemente esterno, prestando allo spettatore gli occhi increduli e disperati di un già bravissimo Tom Holland, per permettergli di identificarsi con ogni sua intensa e disperata sensazione.

The Impossible

Il risultato è un film sensoriale, giocato sulla tensione emotiva e sull’attesa, un percorso alla scoperta di un’esperienza troppo traumatica per rivelare nell’arco della durata del film gli esiti della sua elaborazione ma che riesce a mettere in luce come un trauma del genere possa mettere in moto meccanismi delicati e complessi in grado di migliorare passo passo l’approccio alla vita (e al prossimo) delle persone colpite, riconnettendole bruscamente con quei lati di sé e della propria rete affettiva che troppo spesso vengono dati per scontati.

The Impossible ha conquistato numerose nomination ai principali premi cinematografici (tra cui quella agli Oscar per la miglior attrice protagonista, Naomi Watts); nel cast del film anche Marta Etura, Sönke Möhring, Geraldine Chaplin, Ploy Jindachote, Jonah Sundberg, Jan Roland Sundberg e Douglas Johansson.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 4
Recitazione - 4
Sonoro - 3.5
Emozione - 4

3.7