Triangle of Sadness: trailer e data d’uscita del film vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes 2022

Triangle of Sadness sarà presentato in anteprima italiana alla Festa del Cinema di Roma, per poi uscire in tutte le sale cinematografiche del nostro Paese.

Vincitore della Palma d’Oro all’ultimo Festival di Cannes, Triangle of Sadness di Ruben Östlund sarà presentato in anteprima italiana alla Festa del Cinema di Roma e uscirà nelle sale il 27 ottobre. Il film, che si annuncia come uno dei titoli più attesi e eclatanti della stagione, è una satira irresistibile dove ruoli sociali, stereotipi di genere e barriere di classe vanno in frantumi.

Trama e trailer di Triangle of Sadness

Triangle of Sadness; cinematographe.it

Una coppia di modelli, Carl e Yaya, partecipa a una crociera di lusso insieme a un bizzarro gruppo di super ricchi e a un comandante con un debole per gli alcolici e Karl Marx. Tutto all’inizio sembra piacevole e “instagrammabile”, ma un evento catastrofico trasforma il viaggio in un’avventura in cui ogni gerarchia viene capovolta. Nel cast Woody Harrelson, Harris Dickinson, Charlbi Dean Kriek, Zlatko Buric, Iris Berben, Arvin Kananian, Henrik Dorsin, Sunnyi Melles, Linda Anborg, Dolly De Leon e Vicki Berlin. Ecco il trailer:

Accolto dal pubblico a Cannes con vere e proprie ovazioni in sala durante la proiezione ufficiale, Triangle of Sadness è il secondo film di Östlund a conquistare la Palma d’Oro dopo The Square. “Il titolo si riferisce a un termine usato nel mondo della bellezza”, spiega il regista. “Una volta, durante una festa, un amico si è seduto accanto a un chirurgo plastico e questo, dopo una rapida occhiata alla sua faccia, gli ha detto: ‘Oh, hai un triangolo della tristezza abbastanza profondo, ma… posso risolverlo con del Botox in quindici minuti!’. Si riferiva alla ruga in mezzo alle sue sopracciglia, quella che in svedese chiamiamo ‘la ruga dei guai’, perché indica che nella tua vita hai dovuto sostenere tante battaglie… Pensavo che questa scelta dicesse qualcosa della nostra epoca e della nostra ossessione per le apparenze”.