The Running Man: il trailer del remake firmato Edgar Wright
A interpretare il protagonista troviamo Glen Powell. The Running Man arriverà al cinema il prossimo novembre.
È appena uscito il trailer dell’attesissimo remake di The Running Man, e possiamo dirlo senza troppi giri di parole: promette di far saltare il pubblico sulla sedia (o meglio: sul divano, per ora). Alla regia troviamo il visionario Edgar Wright, che dopo Baby Driver e Last Night in Soho torna con un progetto che mescola adrenalina, critica sociale e spettacolo allo stato puro. Distribuito da Eagle Pictures, il film arriverà al cinema il 6 novembre, e già da ora si candida a essere uno dei titoli più discussi dell’autunno. Dimenticate le solite distopie noiose: The Running Man è un reality show mortale dove l’unica regola è sopravvivere. Letteralmente.
Il mondo è cambiato, la TV no. Anzi, è peggiorata. In The Running Man, lo show più seguito del pianeta trasmette in diretta la fuga di concorrenti chiamati “Runner”, braccati da spietati “Cacciatori”. Sopravvivere per 30 giorni significa vincere. O meglio: significa restare vivi.
Nel remake, a interpretare il protagonista Ben Richards troviamo Glen Powell, che dopo Top Gun: Maverick e Anyone But You sta chiaramente facendo incetta di ruoli da protagonista. Ben non è un eroe: è un uomo normale, con un problema enorme – una figlia gravemente malata – e un’unica via d’uscita. Accettare l’invito dello spietato Dan Killian, il produttore del programma, interpretato da un carismatico e inquietante Josh Brolin. Ma Ben non gioca secondo le regole. Corre, sì, ma non dove vogliono loro. E mentre scappa, combatte, resiste… il pubblico si innamora di lui. I like volano, gli ascolti esplodono, e lo show si trasforma in una bomba mediatica. Il prezzo? Ora tutti vogliono vederlo cadere. Oltre a Powell e Brolin, il cast inlude: William H. Macy, Lee Pace, Emilia Jones, Michael Cera, Daniel Ezra, Jayme Lawson e un sempre magnetico Colman Domingo.
Affidare The Running Man a Edgar Wright è stata una mossa audace. E vincente. Il regista britannico ha un talento speciale nel rendere brillante ciò che è cupo, nel far ballare la macchina da presa anche quando si parla di morte e disperazione. Lo dimostrano il montaggio serrato del trailer, le inquadrature ipercinetiche e la colonna sonora pulsante: ogni scena è un’esplosione di stile e tensione. E poi, diciamolo: in un’epoca in cui i confini tra intrattenimento e voyeurismo si fanno sempre più labili, un film come The Running Man suona tremendamente attuale. Wright prende il romanzo di Stephen King (firmato come Richard Bachman) e il cult del 1987 con Schwarzenegger, li frulla e li riporta in vita per un pubblico che oggi è abituato a “seguire” anche le tragedie… purché in diretta streaming.
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