Mi fanno male i capelli: trailer e data d’uscita del film di Roberta Torre con Alba Rohrwacher

Mi fanno male i capelli sarà presentato in prima mondiale in concorso alla Festa del Cinema di Roma 2023.

I Wonder Pictures ha rilasciato il trailer ufficiale di Mi fanno male i capelli, film diretto da Roberta Torre (Tano da morire, Le favolose) e con protagonisti Alba Rohrwacher e Filippo Timi. L’uscita nelle sale italiane è prevista per il prossimo 20 ottobre.

Trama e trailer ufficiale di Mi fanno male i capelli

Mi fanno male i capelli; cinematographe.it

Monica sta perdendo la memoria e la sua vita si strappa. È la sindrome di Korsakoff, dice il medico. È irreversibile. Poi, l’inaspettato: la donna trova il modo di ridare senso alle cose prendendo in prestito i ricordi di un’altra Monica, che ha sempre ammirato: Monica Vitti. Si veste come lei, la imita, rivive le scene dei suoi film, si identifica nei suoi personaggi fino a confondere il cinema con la realtà. Suo marito Edoardo, che la ama profondamente, lascia che questo gioco diventi la loro nuova vita. Il titolo del film è una citazione della famosa frase pronunciata da Monica Vitti in Il deserto rosso (1964) di Michelangelo Antonioni.

Questo film racconta la vita di Monica, che ha cominciato a dimenticare e cerca disperatamente qualcosa a cui aggrapparsi quando sente di perdere parti dei suoi ricordi. Lo trova nei personaggi dei film di Monica Vitti, la donna che ha potuto essere tutte le donne possibili raccontandole con le loro debolezze e fragilità, nella loro parte comica e in quella tragica. L’attrice che unisce il riso al pianto e permette di mostrare la donna in tutto il suo modo di essere, senza stereotipi, con umanità. Il tema di questo film è anche la perdita della memoria emotiva, storica. La memoria e l’identità sono legate profondamente, cancellando il passato l’identità scompare. Prendere a prestito una memoria è possibile per ritrovare sé stessi?  Questa domanda mi ha guidato nel racconto del film. E ancora: dimenticare è necessario? Svuotare la cache, fare spazio, ripulire. È un film che parla di fantasmi e, in un certo senso, li evoca, li interroga o più semplicemente vuole passare del tempo con loro, comici o divini che siano. Il cinema mi ha permesso ancora una volta di sentire che solo una sottile parete fatta di luce e fotogrammi ci separa dai sogni. Ed è il motivo per cui continuo a fare i film“, ha dichiarato la regista sul film.