Gli anni amari: il trailer del film sulla vita di Mario Mieli
Ecco il trailer del film Gli anni amari di Andrea Adriatico che ripercorre la vita dell'attivista Mario Mieli e prossimamente nei cinema.
Ecco il trailer del film Gli anni amari sulla vita di Mario Mieli diretto da Andrea Adriatico e in arrivo nei cinema
Con la riapertura e ripartenza dei cinema, dopo una serie di pellicole e titoli in streaming, arriva nelle sale Gli anni amari. Inizialmente previsto per il 12 marzo 2020, il film di Andrea Adriatico sulla vita di Mario Mieli uscirà il 2 luglio 2020, distribuito dalla I Wonder Pictures. Debutto annunciato è quello al cinema Beltrade e al cinema Centrale di Milano, ma è prevista una programmazione anche in arene e drive-in oltre che in altri cinema d’Italia. Icona del movimento LGBT italiano, controcorrente, provocatorio, amante ed esaltatore della fisicità del corpo, uno dei primi a non fare della sessualità un tabù, Mario Mieli è stato un attivista, performer e scrittore, suicidatosi a soli 30 anni. Una vita intensa e che lo ha reso un simbolo d’innovazione ed espressione degli anni ’70. Nel cast de Gli anni amari sono presenti Nicola Di Benedetto, Sandra Ceccarelli, Antonio Catania e Tobia De Angelis.
Andrea Adriatico attraverso la straordinaria vita fuori dagli schemi di Mario Mieli rappresenta l’Italia di quegli anni raccontando la storia di uno dei protagonisti più originali ed estremi e purtroppo dimenticato. “Gli anni amari è l’attraversamento di un’epoca, di quei vitali, difficili, creativi, dolorosi e rimossi anni ’70“, ha dichiarato il regista. “È anche la rievocazione di un necessario movimento per i diritti, come quello omosessuale, che doveva inventare forme nuove per farsi riconoscere. Ed è soprattutto il ritratto di un ragazzo la cui genialità, la cui libertà interiore e la cui gioia di vivere erano troppo intense per il mondo che lo circondava. Gli anni amari è tutto questo, o almeno cerca di esserlo“.
Sinossi: Figlio di genitori benestanti e penultimo di sette figli, la pellicola segue i passi di Mario Mieli, a partire dall’adolescenza al liceo classico Giuseppe Parini di Milano. La gioventù e la vita notturna sfrenata, quando ancora omosessualità era sinonimo di disturbo mentale. Un rapporto sempre complicato con il padre, il viaggio a Londra e l’incontro fondamentale con l’attivismo inglese del Gay Revolution Front. Il ritorno in patria e l’adesione al Fuori!, prima associazione del movimento di liberazione omosessuale italiano La fondazione dei Collettivi Omosessuali Milanesi, e la pubblicazione del saggio Elementi di critica omosessuale. La popolarità mediatica ma anche le turbe mentali.
Mario è protagonista assoluto del film Gli anni amari, attorno al quale gravitano nomi e volti di amici e compagni che, con lui, hanno contribuito a cambiare la storia: l’architetto e docente Corrado Levi, il pittore Piero Fassoni, il cantante Ivan Cattaneo, Angelo Pezzana, fondatore del movimento Fuori, la scrittrice Fernanda Pivano, il poeta Milo De Angelis, Francesco Siniscalchi, che denunciò Licio Gelli e la P2 e il giovane futuro scrittore Umberto Pasti con cui Mario ebbe un’intensa storia d’amore. “Mieli era un genio, che ci ha sedotto, come riusciva a sedurre tutti coloro con cui entrava in relazione“, ha continuato il regista. “Ma era anche un ragazzo immerso in una profonda solitudine, quella in cui aveva costruito la sua bolla di sopravvivenza e quella in cui era relegato da chi lo considerava troppo snob o troppo scomodo; la solitudine di chi ha imparato a farcela da solo per sopravvivere a dispetto di tutto e tutti, e la solitudine in cui si è ritrovato per l’ennesima volta quel giorno di marzo dell’83 in cui, a soli 30 anni, ha deciso di togliersi la vita“, ha poi concluso.