Comandante: trailer e data d’uscita del film con Pierfrancesco Favino

Dopo la presentazione a Venezia, il film di Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino arriverà nelle sale il 31 ottobre.

È stato rilasciato il nuovo trailer ufficiale di Comandante, il film di Edoardo De Angelis con protagonista Pierfrancesco Favino che è stato presentato alla 80ª Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica di Venezia (qui la nostra recensione in anteprima).

Nel cast del film troviamo anche Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh e con Silvia D’Amico. La sceneggiatura è scritta da Sandro Veronesi e Edoardo De Angelis dalla quale è tratto l’omonimo romanzo edito da Bompiani. Il film, presentato come film d’apertura in concorso alla 80ª Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica di Venezia, sarà distribuito in Italia da 01 Distribution e uscirà nelle sale dal 31 ottobre.

All’inizio della Seconda guerra mondiale Salvatore Todaro comanda il sommergibile Cappellini della Regia Marina. Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in Atlantico, nel buio della notte si profila la sagoma di un mercantile che viaggia a luci spente, il Kabalo, che in seguito si scoprirà di nazionalità belga e carico di materiale bellico inglese, che apre improvvisamente il fuoco contro il sommergibile e l’equipaggio italiano.

Scoppia una breve ma violenta battaglia nella quale Todaro affonda il mercantile a colpi di cannone. Ed è a questo punto che il Comandante prende una decisione destinata a fare la storia: salvare i 26 naufraghi belgi condannati ad affogare in mezzo all’oceano per sbarcarli nel porto sicuro più vicino, come previsto dalla legge del mare. Per accoglierli a bordo è costretto a navigare in emersione per tre giorni, rendendosi visibile alle forze nemiche e mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi uomini. Quando il capitano del Kabalo, sbarcando nella baia di Santa Maria delle Azzorre, gli chiede perché si sia esposto a un tale rischio contravvenendo alle direttive del suo stesso comando, Salvatore Todaro risponde con le parole che lo hanno reso una leggenda: “Perché noi siamo italiani”.