Atlanta – Stagione 4: lo struggente trailer della stagione finale

La stagione 4 si ubicherà nuovamente nella città natale dei protagonisti dopo un tour in giro per l'Europa.

Atlanta è una serie davvero rivoluzionaria: ha infatti messo in gioco talenti, ricchezza narrativa e soprattutto uno stile molto originale. Oltre, chiaramente, alla palese genialità del suo creatore nonché interprete, Donald Glover alias Childish Gambino. Dopo 3 stagioni di musica, avventure ed infine un tour in giro per l’Europa, si torna nella casa madre, la città dove i protagonisti hanno cominciato la loro storia. Una bella parabola è quella che ha a che fare con la ciclicità, i ritorni, la quadratura di un racconto e spesso il ritorno alle origini. Infatti, la stagione 4 di Atlanta, quella conclusiva, sarà ambientata esclusivamente nella città natale dei suoi personaggi: Atlanta, appunto.

Atlanta, Stagione 4: il trailer mostra le immagini finali della serie esistenzialista creata da Donald Glover aka Childish Gambino.

Atlanta - Cinematographe.it

Ecco mostrate le prime immagini ufficiali della stagione 4 di Atlanta, la stagione conclusiva: il trailer è ironico, toccante e pieno di musica come tutta la serie TV. Pronti a piangere e a riflettere ridendo insieme ai protagonisti?

La stagione 3 era stata presentata con frasi davvero entusiaste da parte dei creatori e certamente accolta con altrettanta felicità dai fan, che l’avevano attesa per ben 4 anni. “Dopo un’assenza di quattro anni, siamo finalmente graziati con il ritorno di Atlanta. Donald Glover ed il suo team hanno girato le ultime due stagioni della serie” ha rivelato Landgraf quando è stata annunciata la nuova stagione. “La quarta ed ultima stagione di Atlanta è destinata a debuttare – come accade di solito – in autunno. La nuova stagione è tutto ciò che c’è da aspettarsi da Atlanta, ovvero aspettarsi l’inaspettato. Sedetevi e godetevi il viaggio!”.

Nelle sue assurdità, nelle sue bizzarre epifanie e nelle sue rivelazioni, Atlanta resta un prodotto essenziale per comprendere la contemporaneità americana e non, un progetto che supera di slancio la semplice logica della serialità. Si può ridere (e lo si fa di gusto, la satira e il cinismo sono irresistibili), ci si può indignare, si può riflettere; il materiale è denso e incandescente, e il fatto che finalmente possa raggiungere anche in Italia una maggiore visibilità – grazie a Disney – è un evento tanto inatteso quanto felice.