The Punisher: gli eventi reali non hanno toccato la stesura della stagione 2

Lo showrunner di The Punisher, Steven Lightfoot, ha fatto in modo che la stagione 2 non venisse influenzata dai terribili eventi reali di sparatorie.

Lo showrunner di The Punisher ha tentato di non essere influenzato dagli eventi reali, come la sparatoria a Las Vegas nel 2017, nel processo creativo della stagione 2

The Punisher può essere un personaggio complicato con cui avere a che fare. Il suo approccio da “no prigionieri” nella lotta contro il crimine e la sua passione alla violenza armata, lo rendono una calamita per difficili questioni politiche, specialmente con alcune storie di sparatorie di massa che si verificano frequentemente.

Questo ha colpito il modo in cui la Marvel e Netflix hanno promosso lo show in passato, in particolar modo la sparatoria di massa a Las Vegas, nel 2017, accaduta prima della premiere della serie. Lo showrunner Steven Lightfoot ha detto di aver tentato di non essere influenzato da tutto ciò nel processo creativo.

The Punisher – Showrunner paragona la stagione 2 a un western

È un argomento così spinoso” ha detto Lightfoot a Comicbook.com. “Voglio dire, la stagione 1 era stata completata prima della sparatoria a Las Vegas e, guardate, il mio pensiero va a tutti coloro coinvolti in questo e quelle sparatorie sono azioni orrende. Ma  penso anche che sia una cosa davvero complicata, collegare loro a degli show televisivi. Penso che queste sparatorie siano terribili e si debba fare tutto ciò che è in nostro potere per fermarle? Certo. E poi penso che ci siano serie tv e film e, alla fine, noi dobbiamo solo scrivere gli show dai personaggi e inserire buone azioni. Poi penso al problema di queste sparatorie e cosa fai riguardo a questa situazione. Personalmente non credo che ci sia così tanta correlazione tra intrattenimento ed eventi reali così spiacevoli. Naturalmente vorrei che non accadessero più, e che bisogna fare qualsiasi cosa per fermarli… Non comprendo le persone che non vogliono fare di tutto pur di fermarli, ma allo stesso modo non voglio che il nostro show tv abbia a che fare con tutto ciò“.