The Last of Us, Pedro Pascal prende le distanze dalla scelta finale di Joel

L'attore, anche interprete di Din Djarin all'interno della serie The Mandalorian, si è molto affezionato alla figura della serie HBO.

The Last of Us è l’apprezzato videogame ideato da Naughty Dog e lanciato per PlayStation 3 (almeno inizialmente) nel 2013. L’opera, ambientata in un futuro post-apocalittico, vede l’umanità devastata da un terribile virus che ha decimato gran parte della popolazione mondiale, con molti infetti in giro e qualche violento essere umano che tenta di sopravvivere in un mondo bestiale. Di recente, tra l’altro, proprio il videogioco è stato trasposto sotto forma di serie tv grazie ad HBO, che ha scelto in particolare Craig Mazin (Chernobyl, Il cacciatore e la regina di ghiaccio) e Neil Druckmann (già ideatore del videogame originale) per portare questo nuovo prodotto in streaming. Detto questo, stiamo per fare un grosso SPOILER relativo al finale della realizzazione quindi, se non volete sapere niente, non vi consigliamo di andare avanti.

The Last of Us si è conclusa, con la prima stagione, il 12 marzo 2023

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The Last of Us, come il videogioco, ha una conclusione davvero traumatica. Una volta giunti nell’ospedale gestito dalle Luci, Joel (incarnato da Pedro Pascal) sceglie coscientemente di salvare Ellie (interpretata da Bella Ramsey) da morte certa, visto che, per salvare l’umanità dal virus, i medici avrebbero dovuto indagare con la materia celebrale della ragazzina. Una scelta in parte discutibile dell’uomo, che però è perfettamente coerente con il suo carattere e anche con il nuovo affetto provato per la giovane. Senza poi considerare che tale scelta è stata ponderata anche perché crede, in cuor suo, che un’umanità così tanto animalesca probabilmente non si merita una seconda occasione simile. In una recente intervista per Yahoo! Entertainment, lo stesso Pascal ha spiegato di aver voluto prendere le distanze dalla scelta del suo personaggio e, semplicemente, più che porsi il problema etico, ha proprio sospeso il giudizio perché troppo complesso.

Mi sento protetto da ciò che è la conversazione in un certo senso. E penso che personalmente non ero davvero pronto perché finisse, quindi ho tenuto le distanze dal suo finale in un certo senso. Non ha invaso la mia esperienza in termini di quali siano le opinioni a favore o contro delle persone, in termini di una decisione molto specifica che il personaggio prende. Immagino di essere attivamente ignorante su come si sentono tutti al riguardo, ma non è stato troppo difficile esserlo, se questo ha un senso. Nessuno mi ha urlato contro per strada. O è stato come, ‘Come hai potuto farlo?’

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