Sleepy Hollow 3: recensione season finale

Conclusa anche questa stagione di Sleepy Hollow, è tempo di tirare le somme. Partita ad ottobre con una storyline tutta nuova, la serie FOX si è fatta strada nel panorama televisivo di quest’anno senza mai emergere del tutto. Ne avevamo già parlato a metà stagione quando un’eccessiva standardizzazione della costruzione delle singole puntate, portava la serie verso una inesorabile stagnazione.
C’è da dire, però, che la seconda parte di stagione è riuscita in qualche modo a riaccendere una certa curiosità verso quesiti ancora irrisolti.
Ma andiamo con calma.

Sleepy Hollow

Pandora (Shannyn Sossamon), colei che credevamo essere il villain principale, si è rivelata incipit di un cattivo ancora più temibile: The Hidden One (Peter Mensah). Scopriamo che in antichità, Pandora, non altro che una serva, innamorata di un Dio imprigionato, aveva tradito la volontà degli Dei per liberarlo. Lui, ricambiando il gesto, le aveva conferito poteri e il vaso famoso prima di esser ancora una volta intrappolato dagli uomini.
Lo scopo del Dio è allora chiaro: la vendetta e riportare il mondo al suo antico splendore, un mondo fatto di distruzione e sottomissione agli Dei.
A ritorno dalla pausa invernale trovavamo Abbie Mills intrappolata in un luogo senza tempo, una sorta di purgatorio e un luogo di passaggio eterno da cui è difficile fuggire. Aiutata dal suo fidato Ichabod Crane, i due si riuniscono alla squadra formata da Jenny Mills e Joe  Corbin nella speranza di porre fine a questa minaccia.

Sleepy Hollow

Come abbiamo più volte ribadito, la struttura verticale poggia su una base ormai cementata, ma, nella seconda parte di stagione, una scrittura più fluida è riuscita in qualche modo a dare un guizzo ad una trama orizzontale molto interessante ma ancora fin troppo acerba. Il ruolo dei Testimoni viene pian piano svelato in maniera più completa e il legame tra Ichabod ed Abbie si fa sempre più forte. Da questo punto di vista, il personaggio interpretato da Nicole Beharie spicca forse più della sua controparte, Tom Mison: il suo soggiorno negli Inferi è fonte di un potere intrinseco che risveglia, in un certo qual modo, la sua anima speciale, e il simbolo che la ossessiona al suo ritorno sulla terra, la Thura, rappresenta la vera missione dei Testimoni, ovvero, gli unici a poter sconfiggere il Male.

Sleepy Hollow

Le dinamiche che si creano sono molto veloci e non hanno mai il tempo per approfondirsi a dovere. La scrittura dei personaggi di contorno, e pure quella dei cattivi, risulta sempre superficiale e non pone la giusta profondità alle singole figure. Anche il personaggio di Betsy Ross, che come un fantasma è apparsa in vari flashback riferiti alla vita passata di Ichabod, non ha avuto quell’importanza che certamente avrebbe meritato.
Un finale frettoloso e con una buona dose di feels, hanno chiuso una stagione certamente diversa (per tema) dalle due precedenti, ma ancora una volta poco incisiva. Un vero peccato, se si pensa all’importanza rivelata dei due Testimoni e della loro missione sulla terra. La coppia Ichabod-Abbie è sempre la punta di diamante di uno show comunque piacevole che ha bisogno di un forte cambiamento. Il suo finale aperto e sconvolgente può essere fonte di una massiccia virata. Il network darà una nuova possibilità a Sleepy Hollow? Lo show non è stato ancora rinnovato.

Sleepy Hollow

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3
Sonoro - 2.5
Emozione - 3

2.7

Tags: Fox