Shadowhunters 2 – recensione del pilot della seconda stagione

Tornano i cacciatori di demoni più cool del piccolo schermo, stiamo parlando di Shadowhunters: The Mortal Instruments la serie targata Freeform e tratta dalla saga letteraria di Cassandra Clare.

Shadowhunters: torna la serie tratta dai racconti di Cassandra Clare

Prima di addentrarci nella seconda stagione vediamo dove eravamo rimasti. Clary è una ragazza diciottenne la cui vita viene sconvolta dal rapimento della madre e dall’attacco di una creatura demoniaca, ma proprio mentre sembra avere la peggio la ragazza viene salvata da Jace, Alec e Isabelle, tre Shadowhunters il cui compito è cacciare demoni.

Negli ultimi episodi abbiamo scoperto che Valentine è ancora vivo e sembra essere il padre sia di Jace che di Clary, una rivelazione terribile per i ragazzi che sembravano innamorati, ma l’incubo non sembra finire visto che il perfido Shadowhunter è entrato in possesso della Coppa Mortale, un pericoloso artefatto i grado di creare altri cacciatori di demoni e come se non bastasse proprio nel momento peggiore Jace decide di allearsi con il padre appena ritrovato e andare via con lui.

Un inizio di stagione molto più dark che vede l’istituto in fermento e alla ricerca sia di Valentine che di Jace, una partenza più adulta che per un momento fa dimenticare la poco interessante prima stagione, almeno finché sullo schermo non appare lei: Clary interpretata dalla sempre inespressiva e sopravvalutata Katherine McNamara, purtroppo per noi – e per la serie – l’attrice non riesce a entrare nel personaggio dimostrandosi costantemente fuori luogo e poco convincente.

Un vero peccato rispetto al resto del cast che ha ottime potenzialità – nonostante la serie non brilli a livello di sceneggiatura – a partire dalla coppia ormai entrata nei nostri cuori: Magnus e Alec rispettivamente Harry Shum Jr e Matthew Daddario, nonostante i dubbi iniziali i due stanno dando parecchio spessore ai personaggi trovandosi a dover affrontare non solo la scomparsa di Jace ma la loro vita di coppia.

Shadowhunters 2 – una seconda stagione che non parte con il piede giusto

Infatti forse uno dei momenti più alti della puntata è proprio il confronto tra Alec e Magnus, dopotutto entrambi sono alle prese con qualcosa che ancora non sanno gestire del tutto: i loro sentimenti. Nonostante però questo piccolo momento romantico il resto della puntata versa sul nulla assoluto, e a poco serve qualche scena action purtroppo la serie continua a non affascinare.

This Guilty Blood sembra essere incentrato principalmente sui rapporti genitori/figli, vediamo in primis, quindi, Jace e Valentine il primo tenta di capire i motivi della guerra del padre il secondo è interessato a portare il figlio dalla sua parte più per un tornaconto personale che per puro affetto.

Problemi anche nell’idilliaco rapporto tra Jocelyn e Clary la donna da poco libera non sa dell’evoluzione che la ragazza ha fatto in questo periodo di tempo, certo, e come potrebbe dopotutto siamo passati – grazie alle abilità recitative della McNamara – da bambola inespressiva a bambola inespressiva con le rune.

Shadowhunters: una sceneggiatura approssimativa e poco coinvolgente

Insomma purtroppo per noi, e per la Freeform, Shadowhunters non sembra essere ripartita con il piede giusto, anzi siamo alla solita vecchia storia. La serie tratta dai racconti della Clare non sembra riuscire a togliersi dall’impasse di una sceneggiatura approssimativa e poco coinvolgente.

Ci ritroviamo, quindi, punto e a capo come la stagione scorsa, con un prodotto pronto a decollare, con alla base un’idea vincente ma che non riesce ancora a spiccare il volo. Se pensavate che non si potesse far peggio del film del 2003 con protagonista Lily Collins vi consiglio di collegarvi a Netflix e dare uno sguardo a Shadowhunters: The Mortal Instruments.

 

Regia - 2
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2.5
Sonoro - 2.5
Recitazione - 2
Emozione - 2

2.2

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