Servant – l’accusa: “la serie copiata e snaturata da uno sguardo maschile”

Francesca Gregorini accusa i produttori di Servant di aver attinto dalla trama suo film del 2013 La verità su Emanuel, cambiando il punto di vista della storia.

La regista Francesca Gregorini sostiene che la serie Apple + prodotta da M. Night Shyamalan, Servant, sia un esempio di “quella arroganza e disuguaglianza di genere che continuano a infettare Hollywood

M. Night Shyamalan e Apple sono state citate in giudizio da una regista per violazione del copyright per lo show di Apple + Servant, che secondo la querelante ha rubato la propria premessa dal suo film del 2013, riscrivendolo attraverso uno sguardo maschile.

Creata da Tony Basgallop con M. Night Shyamalan come produttore esecutivo, Servant segue una coppia che ha stretto un legame emotivo con una bambola creata per assomigliare alla figlia morta e alla tata che la coppia ha assunto per occuparsene. Basgallop è anche nominato imputato nella causa, così come il resto dei produttori esecutivi dello show e gli studi di produzione dietro alla serie, tra cui la Blinding Edge Pictures di Shyamalan.

Recensione della serie tv Apple prodotta da M. Night Shyamalan

Francesca Gregorini accusa i produttori di Servant di aver attinto dalla trama suo film del 2013 La verità su Emanuel, che segue le vicende una madre in lutto che si lega a una bambola dopo la morte del suo bambino. Come la serie Apple+, il film presenta una tata che viene assunta per prendersi cura di quella bambola e inizia a stringere un legame emotivo con essa.

La causa descrive l’elenco delle somiglianze tra La verità su Emanuel e Servant come spaziante “da grandi temi condivisi e archi dei personaggi, a dettagli minuziosi identici“. Ma la causa evidenzia anche differenze, incluso il modo in cui gli eventi della trama sono “a volte visti attraverso gli occhi di due uomini – che guardano e commentano la “follia” delle donne mentre tracannano tequila e si chiedono se la tata sia “capace”.

L’ingiustizia di genere a Hollywood non è una parte formale della pretesa della signora Gregorini, che si regge da sola secondo i principi di base della legge sul copyright. Ma fa certamente parte del quadro più ampio dell’appropriazione indebita di Emanuel da parte degli imputati”, sostiene la causa.

Mentre il sistema patriarcale di Hollywood a volte si manifesta in modo esplicito e crudo, può anche operare in modo più sottile, come ha fatto qui. Ma il danno alle donne che meritano l’uguaglianza non è meno grave.

Apple, che ha rinnovato Servant per una seconda stagione, non ha ancora risposto alle richieste di commento.

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