Pose: arriva la Stagione 3 il futuro dell’industria cinematografica sembra sorridere alla comunità QTBIPOC

Qualche porta è stata aperta

Pose è riuscito ad abbattere un sacco di stereotipi, aprendo le porte del cinema ad alcune minoranza, come le donne trans di colore

La storia ci insegna come la giustizia spesso si muova lentamente e, per questo, a volte ha bisogno di una piccola spintarella. Per quanto riguarda i membri neri della comunità LGBTQIA+, ci sono stati determinati programmi televisivi che hanno fatto da spartiacque nel modo in cui venivano percepiti all’interno dell’industria cinematografica. Per citarne qualcuno, alla mente vengono sicuramente Orange Is The New Black, Pose, Dear White People e Pose. Sicuramente – e fortunatamente – ce ne sono degli altri, e la lista è più lunga di quanto non sembri.

Per quanto riguarda Pose, è in arrivo la sua terza e ultima stagione. Il rivoluzionario show racconta la vita di diversi membri della comunità LGBTQIA+ a New York, tra gli anni Ottanta e Novanta. Le tematiche sono differenti e legate agli avvenimenti storici: l’era del lusso legata all’ascesa di Donald Trump, la scena sociale e culturale dei ball, l’arrivo dell’AIDS e il tabù che ha costituito. L’arrivo di questa serie ha fatto davvero la rivoluzione per la grande quantità di artisti transgender che erano stati scritturati all’interno dello show e che hanno collaborato a renderlo grande. Fawzia Mirza, regista e attrice ha definito pose così:

Pose è stato un punto di svolta. Centrare le donne trans di colore nelle proprie storie, davanti e dietro la telecamera, non solo ha avuto un impatto sul settore, ma ha avuto un impatto sulle comunità e ha salvato vite. […] Pose  ha spalancato una porta per mostrare come le persone nere e latine, trans e queer, dovrebbero recitare, scrivere e dirigere le proprie storie.

Voi cosa ne pensate di Pose e della rivoluzione che ha portato nel mondo del piccolo e grande schermo? Fatecelo sapere nei commenti!

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