Obi-Wan Kenobi, Ewan McGregor e Hayden Christensen sperano nella stagione 2
La prima stagione ha esordito su Disney+ il 27 maggio.
Sebbene la prima stagione di Obi-Wan Kenobi non sia sempre stata all’altezza delle aspettative dei fan, in molti aspettano con l’ansia la notizia dell’eventuale rinnovo della serie ambientata nell’universo di Star Wars. Pochi giorni fa parlavamo di come lo sceneggiatore della serie Joby Harold non si fosse sbottonato più di tanto nel rispondere alla fatidica domanda: “Ci sarà Obi-Wan Kenobi 2?”. Ora la domanda è stata posta ai due protagonisti della serie televisiva, cioè a Ewan McGregor (Obi-Wan Kenobi) e a Hayden Christensen (Darth Vader/Anakin Skywalker). Ecco che cosa ne pensano i due attori
Ci sarà Obi-Wan Kenobi 2?
“Spero che faremo un’altra stagione. Se ne potessi fare una ogni tanto, sarei felice“. Queste sono le parole pronunciate da McGregor durante un’intervista a British GQ. L’attore ha anche espresso la propria eccitazione nel condividere di nuovo lo schermo con Hayden Christensen travestito da Darth Vader e di battagliare con lui a suon di spade laser: “Ho avuto una scossa di paura che mi ha fatto tornare a quando avevo sei anni. È stata una cosa che non avevo mai provato prima. Me la sono fatta addosso“. Dello stesso tenore sono state le parole che Christensen ha detto a RadioTimes.com: “Obi-Wan Kenobi è stata sicuramente pensata come una storia fatta e finita. Ma mi piacerebbe un sacco continuare con questo personaggio. Sai, c’è sicuramente molto da esplorare e amerei farlo“.
Fanno del resto ben sperare le parole della presidente della LucasFilm Kathleen Kennedy che di recente ha affermato come Obi-Wan Kenobi 2 sia qualcosa di cui sicuramente parleranno, “soprattutto perché si sono divertiti tutti. Ewan [McGregor] si è divertito. Hayden [Christensen] si è divertito. Quindi da questo punto di vista, tutti quelli che sono stati coinvolti adorerebbero andare avanti. Ma dobbiamo porci la domanda: perché farlo? Se decidiamo di fare qualcos’altro con il personaggio di Obi-Wan, dobbiamo davvero rispondere a questa domanda“.