Mindhunter: uno dei protagonisti riflette sulla cancellazione della serie
Holt McCallany che interpreta Bill Tench, ha speso qualche parola sullo show Netflix.
Mindhunter è sicuramente stata una delle killer application che ha convinto più persone a farsi Netflix: parliamo di uno show che, perlomeno all’inizio, è passato notevolmente in sordina ma che poi, con il passare del tempo, ha ottenuto sempre più credito fino ad arrivare ad avere comunque una nicchia di persone disposte appunto a seguire pedissequamente questo titolo ideato e diretto da David Fincher (Gone Girl, The Killer). Ebbene, il tutto trae ispirazione, in particolare, dal libro Mindhunter: La storia vera del primo cacciatore di serial killer americano (Mindhunter: Inside the FBI’s Elite Serial Crime Unit), scritto da John E. Douglas e Mark Olshaker, raccontando le prime indagini dell’Unità comportamentale dell’FBI.
Mindhunter è arrivata su Netflix nel 2017 con la Stagione 1
Mindhunter vede come protagonisti proprio gli autori del libro che però, all’interno della realizzazione, sono stati rappresentati con dei nomi fittizi ovvero Holden Ford (Jonathan Groff) e Bill Tench (Holt McCallany). Ebbene, proprio quest’ultimo, recentemente intervistato da Awards Daily, ha parlato proprio della cancellazione della serie, a quanto pare bloccata dopo la Stagione 2 oltre che prospettare un’ipotetica terza.
“Volevo che Mindhunter venisse cancellato dopo due stagioni? Uh, no, ma non è una mia decisione. Questa è la decisione del mio amico David. E se questa è la decisione di David, è la decisione di David. Capisco, accetto e vado avanti. Resto grato, e lo dico sinceramente, per l’opportunità di aver realizzato [serie TV cancellate] Lights Out, per avere l’opportunità di realizzare Mindhunter, anche se non sono durati quanto avrei sperato, ho avuto comunque la possibilità di essere lì e sono orgoglioso del lavoro che abbiamo svolto. i miei due progetti preferiti. Permettetemi di chiacchierare solo per altri cinque secondi: mi è piaciuto molto fare quegli spettacoli, e posso solo sperare che ad un certo punto della mia carriera, ci sarà qualcos’altro per cui mi sento fortemente come per quelle due serie televisive, perché non tutte le serie sono uguali. Ammettiamolo. La maggior parte di esse sono abbastanza dimenticabili. Non credo che si possa dire lo stesso di Mindhunter. E per gli appassionati di boxe e per le persone là fuori che amano davvero il gioco di combattimento, penso che lo stesso si possa dire per Lights Out.”
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