Mercoledì – Jenna Ortega rivela lo stress e le difficoltà nel girare la serie di Tim Burton

L’attrice ha confessato l'ansia e la sfida di prepararsi ad un ruolo complesso come quello di Mercoledì Addams.

Jenna Ortega ha confessato i timori e l’ansia di recitare nei panni di Mercoledì, nell’omonima serie Netflix, che uscirà il 23 Novembre sulla piattaforma streaming, ovviamente di mercoledì. L’attrice prenderà le vesti dell’iconico personaggio di Mercoledì Addams nella serie creata, e diretta, dal celebre regista Tim Burton, cimentatosi per la prima volta in una serie tv live action.

Ortega in una recente intervista con Christina Ricci, che aveva interpretato il celebre personaggio nei film degli anni Novanta, ha discusso il personaggio e le difficoltà nel cimentarsi nel ruolo di Mercoledì. “Per me era veramente importante che non facessi un’imitazione della tua interpretazione” ha detto Ortega a Ricci, che aveva interpretato il ruolo per la prima volta nel film La Famiglia Addams del 1991.

Un’altra questione è che ogni volta che abbiamo visto Mercoledì, lei aveva 5 anni… 10 anni. Per questo quando qualcuno dice cose veramente oscure, e contorte, ma che vengono a partire da pura onestà e innocenza, quell’aspetto di ingenuità di un bambino, è qualcosa di diverso rispetto a quando si diventa più maturi e si diventa adolescenti, perché dopo sembri più uno stronzo. E non voglio che lei sembri cattiva”, ha detto Ortega sul ruolo di Mercoledì, nella serie non più una bambina ma un adolescente.

Jenna Ortega, che vesitrà i panni di Mercoledì, rivela la sua battaglia per creare un personaggio che fosse completo

Mercoledì Netflix - Cinematographe.it

Christina Ricci si è dimostrata comprensiva a tale riguardo e ha proposto altri elementi di discussione, chiedendo alla collega più giovane come è stato sviluppare un personaggio così complesso, soprattutto quando si deve lavorare con diversi registi.

Sì, è stato veramente stressante”, ha risposto Ortega alla domanda di Ricci. “Sono felice che hai menzionato la questione dei registi diversi, perché Tim [Burton] non ha girato tutti gli episodi. Siamo passati da Tim ad un altro regista, poi di nuovo con Tim, e poi con un altro ancora. Sentivo come se tutti volessero cose diverse da lei [Mercoledì]”, ha confessato Ortega. “Ricordo che Tim voleva che non avessi nessuna espressione o emozione. Voleva una tavolozza vuota, che posso capire. È divertente e forte, ma non quando cerchi di mandare avanti una storia, soprattutto visto che Mercoledì è in ogni scena”, ha rivelato l’attrice.

Ci sono state molte battaglie in questo senso, soprattutto perché sentivo che le persone non si fidavano sempre di me quando cercavo di creare un mio percorso, del genere ‘Okay, questo è il suo arco [narrativo]. Qui è dove lei si sente emotiva’” ha detto l’attrice sul proprio personaggio. Ma comunque ha confessato che poi lei e Burton si sono trovati in un punto comune. “Ricordo che Tim è stato formidabile riguardo a certe cose, e mi chiamava nel suo trailer alla mattina e mi diceva ‘Cosa ti senti di dire per stare a tuo agio? Cosa vorresti dire?’ Quando si ha un collaboratore così incoraggiante e di supporto diventa tutto più facile”.

L’attrice americana ha anche confessato le numerose difficoltà nella preparazione al personaggio: “Ci siamo buttati a capofitto nel primo episodio e succedeva così tanto. Bisognava introdurre tutta la storia. E nel frattempo ero ancora in una fase in cui dovevo trovare il personaggio, e poi avevo le lezioni di violoncello e poi anche quelli di tiro con l’arco, e quello e quell’altro”, ha rivelato Ortega. “Chiamavo i miei genitori ogni sera nel panico perché sentivo che era un lavoro diverso da qualsiasi altro io abbia mai fatto, dove di solito avevo più tempo per stare nel personaggio” ha confessato Ortega alla collega Christina Ricci.

Siamo andati in Romania e abbiamo iniziato a girare e ad allenarmi al medesimo temo. Non abbiamo veramente avuto tempo per fare le prove. Ricordo che è stato tutto veramente stressante e moto confuso”. “Ho fatto il meglio che ho potuto, ma è stato comunque uno dei lavori più impegnativi che abbia mai fatto”.

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Fonte: Deadline