Crowded 1×01: recensione della nuova comedy targata Nbc

Il 15 marzo è partita sul canale NBC, Crowded, una nuova comedy creata da Suzanne Martin e composta da 6 episodi per questa prima stagione.
Da un primo sguardo alla serie, ci troviamo di fronte ad una comedy multicamera, con protagonisti i bravi Patrick Warburton e Carrie Preston,  che interpretano due genitori Mike e Martina. Quattro anni dopo aver lasciato le figlie al college a costruirsi la loro vita, la coppia se le ritrovano entrambe in casa, ognuna con un progetto di vita e di lavoro infranto, senza sapere dove andare, decidono di ripartire a casa dei genitori. Inoltre, gli invadenti genitori di Mike, che stavano per trasferirsi in Florida per godersi la vecchiaia, vista la situazione, decidono di rimanere in città per dare una mano al figlio e alla sua famiglia.
In questa situazione, Mike e Martina, dopo quattro anni di assoluta libertà in cui potevano fare finalmente quello che volevano, compreso dire le parolacce e fumarsi l’erba trovata in una vecchia bambola della figlia, si trovano alquanto disperati e inizialmente non vedono l’ora di sbarazzarsi di tutti.

Crowded

Crowded – Mike Martina, con le figlie Shea e Stella

Ovviamente non riuscendo a dire di no, i protagonisti, si ritrovano in poco tempo ad essere coinvolti di nuovo nella vita delle figlie, nei loro drammi amorosi e nella loro vita senza lavoro. Mike e Martina dovranno tornare ad essere sia genitori che figli…di nuovo.

Crowded: parte la nuova serie tv comedy su nbc che vede una casa molto affollata e tre generazioni a confronto che provano a fare ridere il pubblico.

L’episodio pilota, di breve durata con i suoi 20 minuti circa, appare piuttosto rapido, forse troppo. In pochi minuti tutti i personaggi fanno ingresso nella casa di dei protagonisti gettando subito le basi si quella che sarà la trama dell’intera stagione: una casa molto affollata, problemi di ogni tipo provenienti da figlie, genitori e fidanzati  dei figli e soprattutto tre generazioni a confronto. Un plot piuttosto scontato e presentato con troppa fretta, gli attori principali hanno abbastanza esperienza e tempi comici, ma forse non riusciranno da soli a reggere le prossime puntate senza battute brillanti e originali. Le situazioni comiche riescono a  strappare qualche risata, ma non esaltano lo spettatore tenendosi ben lontane dal presentare qualcosa di nuovo, originale ed esilarante.

Per gli amanti del genere comedy, questa serie non è nulla di nuovo, anche se è bello assistere al ritorno di alcuni attori, tra tutti Carrie Preston che abbiamo già visto in Person of Interest e amato in The good Wife e Patrick Warburton già esperto di comedy con Perfetti ma non troppo e Le regole dell’amore. Inoltre, la brevità degli episodi può fare di Crowded un piacevole tappabuchi se si cerca una nuova serie. Ma al di là di questo, niente di rilevante nell’ambito delle sit-com. Il mondo delle serie tv ha un disperato bisogno di ridere, ma neanche questa è in grado di riempire il vuoto lasciato negli ultimi anni. Per quanto possa essere difficile, dopo tante produzioni originali e di successo, creare qualcosa di totalmente nuovo ed efficace dal punto di vista comico siamo convinti che l’importanza di produrre uno show televisivo in grado di provocare risate vere e, magari, non limitarsi a sentire quelle di sottofondo degli studi televisivi sia un punto focale della serialità non solo made in Usa.

REGIA - 2
SCENEGGIATURA - 1.5
FOTOGRAFIA - 2
RECITAZIONE - 2.5
SONORO - 1
EMOZIONE - 1.5

1.8

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