Bella da morire: la direttrice di Rai Fiction commenta l’esordio della serie

Eleonora Andreatta, direttrice di Rai Fiction, commenta l'ottimo inizio della serie Bella da morire che tratta il delicato tema del femminicidio.

Eleonora Andreatta, direttore di Rai Fiction conferma l’ottimo esordio della serie crime Bella da morire coraggiosa storia sul tema del femminicidio

Bella da morire, miniserie di Andrea Molaioli con Cristiana Capototondi nel ruolo di protagonista, Matteo Martari, Lucrezia Lante Della Rovere, Elena Radonicich, Paolo Sassanelli e tanti altri affronta il delicato attuale tema del femminicidio, raccontandone la complessità, le diverse sfumature e la disinformazione spesso presente riguardo questa triste realtà. La serie Bella da morire è andata in onda su Rai 1 dal 14 marzo 2020 con un totale di 4 episodi.

L’ottimo esordio di Bella da morire (5.6 milioni e il 20,5% di share per la prima serata, con punte del 22% sulle ragazze 15-24) premia la scelta coraggiosa di raccontare una storia forte che tocca un problema sensibile e drammatico, il femminicidio“, dichiara Eleonora Andreatta direttore di Rai Fiction. “Una serie che conferma la volontà editoriale di Rai Fiction nel proseguire il racconto della contemporaneità,   con una qualità d’autore e una grande interprete come Cristiana Capotondi. Oltre alla bravura del cast di alto profilo , alla qualità degli autori, della regia e  di tutta la troupe,  voglio ricordare la cura produttiva di Cattleya e Rai Fiction che insieme hanno realizzato un progetto originale e nuovo che ha saputo conquistare un pubblico ampio e variegato“.

Un paese apparentemente tranquillo in riva al lago. Una giovane ragazza che scompare misteriosamente e un’altra che ritorna, proprio lì dove è nata e dove non avrebbe mai pensato di ritornare. Le strade di Gioia e Eva si incroceranno per un attimo – prima che tutto accada – e da allora resteranno profondamente connesse. Bella da morire è una storia di donne forti, emancipate, appassionate del loro lavoro che cercano insieme di scoprire la verità e fare giustizia per Gioia e le altre donne a cui è stata tolta la voce e, talvolta, la vita.

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