Quel momento imbarazzante: recensione

L’ex wildcat Zac Efron,idolo delle ragazzine di tutto il mondo, torna a farsi vedere sul grande schermo diretto da Tom Gormican(Save the date, Comic movie)per il quale in “Quel momento imbarazzante” interpreta Jason,un giovane disegnatore di copertine di libri per una piccola casa editrice newyorkese. Ad affiancarlo in questa spassosa commedia romantica ci sono Daniel e Mikey(rispettivamente Miles Teller e Michael B. Jordan)e insieme formano un trio di amici inseparabili sin dai tempi del college, dopo i quali Mikey, neo medico, si è sposato ed è proprio dopo il fallimento del suo matrimonio che i tre stringono un patto in nome del vivere felici: rimanere single per sempre!

E’ questo il punto di partenza di uno dei due film di cui Efron sarà protagonista quest’anno(insieme a Cattivi vicini)e, anche se sembra non esserci niente di più facile e divertente, è proprio questa la causa dei dispiaceri dei tre protagonisti.

Inutile tentare di spiegare quante nuove conoscenze possono avvenire in una New York lontana dal caos per il quale la si ricorda maggiormente, come quella che ci presenta Gormican; nella quale, per una volta, a rubare la scena al famoso skyline ci sono panchine di parchi semisconosciuti ed edifici dagli interni sobri ed eleganti. E se tra le decine di ragazze sedute al bancone di un bar c’è il volto dell’angelica Imogen Poots è facile immaginare gli scenari che andranno delineandosi.

L’attrice vista recentemente in “Need for speed” interpreta Ellie, una ragazza lontana dagli schemi finora noti a Jason e che gli farà perdere la testa… anche se non sarà così semplice.

Zac Efron

Chissà: magari è la stessa storia vissuta da un gruppo di ragazzi sicuramente più conosciuti, che qualche decennio fa, a molte miglia di distanza geografica e culturale dalla New york dei giorni nostri, si arresero alla forza incontrastabile dell’amore proclamando a gran voce che “All you need is love”!

Tra siparietti degni di un sequel di “American Pie” e momenti di tristezza affogati nella bontà di una coppa gelato alla “Bridget Jones”, grazie soprattutto a un cast di giovani e promettenti attori non tutti ancora affermati, Gormican ha impresso su pellicola una commedia leggera ma significativa senza farsi scappare l’occasione di criticare l’ipocrisia che i social hanno iniettato non solo nella mente dei più piccoli.

TESTO DI VINCENZO GIORDANO

Giudizio Cinematographe

Regia - 3
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 2.5
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2.2
Emozione - 3

2.7

Voto Finale