Nelle tue mani: 5 motivi per vedere il film di Ludovic Bernard

Dalle musiche all'interpretazione del cast, ecco cinque buoni motivi per non perdere Nelle tue mani, al cinema dal 27 dicembre.

Muovere le proprie dita sulla tastiera di un pianoforte, al riparo dagli altri e dal mondo circostante. Il tempo si ferma. Un attimo dopo, l’incantesimo è finito: bisogna scappare.
Soffermandosi sulla narrazione della vita di un ragazzo parigino proveniente dai sobborghi di Parigi, il regista francese Ludovic Bernard – che, per un lungo arco di tempo, è stato assistente di Luc Besson – crea Nelle tue mani, in uscita nelle sale italiane dal prossimo giovedì 27 dicembre, distribuito da Cinema di Valerio De Paolis.

Lontano dai riflettori dei talent odierni, l’esordio di Bernard racconta il mondo musicale più classico, ma con lo stesso ardore e impeto giovanile che affolla i palchi televisivi di voci e strumenti che vogliono sfondare in un mondo molto spesso distante da quello di partenza. La storia di Nelle tue mani ci ricorda che possiamo trovare i nostri maestri nei modi più inconvenzionali che il caso può offrirci ma soprattutto che i sogni possono realizzarsi soltanto attraverso la perseveranza e lo studio. E con la giusta dose di tenacia, tutti possono farlo: non esistono passioni riservate a classi sociali distinte; nonostante la musica classica venga ancora vista come un’abilità per le élite, Bernard dimostra che la cultura può e deve essere accessibile a tutti, quale ulteriore strumento per favorire l’integrazione e l’uguaglianza.

Ma per quale ragione questo film è da vedere? Abbiamo individuato cinque buoni motivi per andare al cinema e vedere Nelle tue mani (titolo italiano di Au bout des doigts) presentato in anteprima al Festival del Cinema di Roma nella sezione Alice nella città. Una commedia leggera e ben realizzata che racconta l’esistenza disillusa di un giovane virtuoso del pianoforte, Mathieu Malinski.

Ecco 5 motivi per vedere Nelle tue mani, il film di Ludovic Bernard

Nelle tue mani: la colonna sonora

Nelle tue mani

A partire dall’incipit di Nelle tue mani – dove il protagonista suona le note di Preludio e Fuga in do maggiore di Johann Sebastian Bach sulla tastiera di un pianoforte a disposizione di tutti e posizionato al centro del caos della stazione dei treni della metropoli parigina –, la musica si presenta come elemento principale dell’intero lungometraggio: in un continuo succedersi di brani tratti dal repertorio della musica classica, la colonna sonora del film, in grado di coinvolgere ed emozionare lo spettatore, diventa il punto focale della vicenda, l’aspetto attorno al quale si dipana l’intera narrazione. A suonare però non è solo la classica: tra una sonata e l’altra, si ritrovano le chitarre ormai celebri di Where is my mind dei Pixies insieme alla versione al piano utilizzata nella serie tv Mr Robot; ma non mancano anche le grandi voci, come quella di Etta James nell’epocale At last, e neanche l’elettronica, come nella sequenza dedicata ai Groove Armada, per un viaggio musicale a 360°.

Nelle tue mani: la musica come riscatto sociale

Una vita passata nelle periferie parigine a stretto contatto con il crimine e la violenza: quella del protagonista Mathieu Malinski è una vita come quella di tanti altri giovani che, come lui, vedono passare la loro monotona quotidianità nell’incertezza. Seguendo le giornate di un ragazzo qualsiasi, Ludovic Bernard mette in scena una storia di ascese e cadute, che culminano con la vittoria finale del personaggio principale. Una storia in cui ogni individuo di giovane età può rivedersi, con i suoi trionfi e con le sue sconfitte, con le sue certezze e le sue indeterminatezze.

La leggerezza dei giovani che emoziona anche i più grandi

nelle tue mani cinematographe.it

Ideata principalmente per un pubblico giovanile, Nelle tue mani è una commedia spensierata che prevede l’alternarsi di momenti drammatici, dove i livelli di pathos raggiungono il proprio apice, densificandosi, e di momenti più leggeri, prettamente incentrati sull’età giovane del protagonista e sulle relazioni che riescono a crearsi solo attraverso la musica. Con una delicatezza che hanno poche commedie, il film francese riesce a focalizzarsi su temi caratterizzati da una potente drammaticità, senza però renderli esageratamente pesanti ed insopportabili agli occhi del pubblico.

L’eleganza dell’immagine che cattura lo sguardo e il cuore

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Se c’è qualcosa che risulta evidente sin dalle prime inquadrature di Nelle tue mani, questa è sicuramente l’attenzione per i dettagli riguardanti l’apparato visivo del lungometraggio, selezionati attraverso una cura meticolosa.

Alternando momenti poetici (quali le inquadrature appartenenti alle scene tratte da ricordi oppure a quelle che seguono le performance del protagonista principale) ad attimi meno lirici (come le scene aventi come ambientazione la banlieue parigina), la commedia francese, minuziosamente curata dal regista e dal direttore della fotografia, presenta infatti un’estetica suggestiva in grado di coinvolgere lo spettatore.

Nelle tue mani e l’interpretazione del cast

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A fianco di attori emergenti, quale il protagonista Jules Benchetrit – che aveva precedentemente recitato in Il condominio dei cuori infranti di Samuel Benchetrit –, compaiono, tra  i diversi personaggi presenti nel cast, i nomi di Lambert Wilson e Kristin Scott Thomas.
Tra gli attori più popolari e apprezzati del paesaggio cinematografico francese, Lambert Wilson ha collaborato con autori del calibro di Jacques Demy – che l’ha diretto in Lady Oscar del 1979 –, Claude Chabrol (con cui ha collaborato nella realizzazione del film Il sangue degli altri del 1984), Andrzej Żuławski (che lo ha scelto tra il cast di La Femme Publique del 1984) e, per finire, Alain Resnais (per cui ha recitato nel lungometraggio Parole, parole, parole… del 1997).

Al suo fianco, troviamo l’attrice di origine britannica naturalizzata francese, Kristin Scott Thomas. Iniziando la sua carriera cinematografica sotto la direzione registica di Prince –che l’aveva scelta per interpretare il ruolo dell’ereditiera Mary Sharon in Under the Cherry Moon, il primo lungometraggio del leggendario cantante –, l’attrice ha raggiunto il successo con Quattro matrimoni e un funerale. La sua carriera è poi continuata, attraverso le collaborazioni con Anthony Minghella (Il paziente inglese, 1996), Robert Redford (L’uomo che sussurrava ai cavalli, 1998) e Nicolas Winding Refn (Solo Dio perdona, 2013).

Nel film Nelle tue mani i due attori recitano rispettivamente nel ruolo di direttore del conservatorio francese e di una celebre e severa insegnante di pianoforte (conosciuta con l’appellativo la Contessa), due personaggi che, direttamente coinvolti nell’universo professionale della musica classica, aiuteranno il personaggio principale nel suo percorso professionale e soprattutto nella crescita personale.