Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto: la colonna sonora firmata da Ennio Morricone

Vincitore del Gran Prix speciale della Giuria al 23esimo Festival di Cannes e dell’Oscar come miglior film straniero nel 1970 Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto di Elio Petri è il primo capitolo della cosiddetta “trilogia della nevrosi” (insieme a La classe operaia va in paradiso (1971) e La proprietà non è più un furto (1973)), uno dei film “politici” di maggiore successo in Italia.

Nelle sale all’indomani della strage di Piazza Fontana, dell’omicidio dell’anarchico Pinelli, il film si trascinò dietro una valanga di critiche e contestazioni per il ruolo ambiguo del dirigente di polizia protagonista, interpretato da Gian Maria Volontè, verso il quale molti vedevano chiari riferimenti al commissario Luigi Calabresi, rendendo Petri uno dei registi più bersagliati nel dibattito politico italiano.

Le minacce di sequestro contribuirono ad attirare curiosità verso un film che è rimasto impresso nell’immaginario collettivo e nella storia del cinema italiano anche per l’inconsueta e incalzante colonna sonora firmata da Ennio Morricone.

Il celeberrimo tema principale de Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto  esalta l’atmosfera grottesca e inquietante della pellicola e sottolinea il folle delirio d’onnipotenza del protagonista, la sua psiche disturbata. Il motivo è caratterizzato da un mandolino suonato come un clavicembalo, da un pianoforte e dal marranzano siciliano, meglio noto come scacciapensieri.

La “fusione” tra popolare e classico, unito al sax soprano e al contrabbasso elettrico danno vita ad un tema ipnotizzante, ossessivo, che rimane facilmente in testa.

Le percussioni si sovrappongono al clavicembalo e agli archi delle tracce Miraggio, Miraggio Secondo e Miraggio Terzo: pezzi armonici che fanno da sottofondo ai flashback in cui Volontè ricorda i momenti dell’insana storia d’amore con la sua futura vittima (Florinda Bolkan) propensa a “giochi” estremi, sadica nell’umiliare il suo autorevole amante.

Il connubio artistico tra Elio Petri ed Ennio Morricone è stato proficuo e interessante: la prima collaborazione tra i due artisti avviene nel 1968 per il giallo Un tranquillo posto di campagna, poi per i due seguenti film della trilogia, per Todo Modo (1976) ispirato all’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia e per l’ultimo film del regista Buone notizie (1979).

Morricone, sempre aperto ai suggerimenti e a confronti con i registi con i quali lavora, trovò in Petri un ottimo interlocutore che in occasione di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto gli giocò uno strano scherzo: dopo il missaggio gli fece vedere il film con altri brani, sempre composti da Morricone, ma tratti da altre pellicole.

Senti Ennio come stanno bene queste musiche! gli diceva il regista. Il compositore, pur rimanendo perplesso e rispondendogli che non c’entravano nulla con il film, che facevano schifo, decise a malincuore di accettare la decisione del regista che avrebbe comunque utilizzato dei suoi pezzi, fino a quando alla fine della proiezione Petri gli disse:

Ennio mi dovresti prendere a schiaffi per questo scherzo. Hai fatto la musica più bella che io potessi immaginare!

Cosa che incontrò l’approvazione del pubblico di allora e di quello a venire.

Nonostante questo la Cinevox all’epoca pubblicò un solo 45 giri col tema principale e la colonna sonora vera e propria venne stampata solo a dieci anni di distanza dall’uscita del film dalle etichette Cerberus Records e Général Music France. Nel 2015, in occasione del quarantacinquesimo anniversario della pellicola, è stata pubblicata una ristampa a cura di Ams Records: questa riedizione contiene una tracklist appositamente selezionata, un nuovo artwork, una copertina apribile con ampie note, un poster in allegato con una serie di riproduzioni di locandine del film.