Darkling: recensione del film drammatico di Dusan Milic

Darkling: il terrore di un'entità oscura, la follia dell'inquietudine, la paura e la costante ansia di una famiglia.

Dusan Milic è il regista di Darkling, film di genere drammatico, nelle sale dal 21 aprile 2022. Distribuito da A_LAB in collaborazione con Lo scrittoio, è stato presentato in anteprima assoluta al Trieste film festival 2022 dove ha vinto il premio del pubblico come miglior lungometraggio. Nel cast Danica Curcic, Darren Pettie, Slavko Stimac, Nikola Kent, Nikola Rakocevic, Slavisa Curovic, Miona Ilov, Nikola-Kole Angelovski, Sladjana Bukejlovic, Ilija Ivezic, Natalija Mitic, Lazar Maksimovic, e anche tre attori italiani, Flavio Parenti, Andrea Bosca e Ivan Zerbinati.

Ambientato nel Kosovo, al termine della guerra dei Balcani, Darkling racconta la storia vera di una famiglia che vive sotto la protezione dell’unità militare KFOR. Milica, una bambina appena dodicenne vive con la madre e il nonno; giornate apparentemente normali se normali possono essere definite le condizioni a cui sono costretti; una casa, poco più di una capanna e lo scorrere del tempo unicamente scandito dall’attesa, dall’angoscia, dalla tristezza di chi sa di aver perso tutto. La guerra d’altronde è tutto questo, crea scenari aridi di vita e Milica cerca di sopravvivere scrivendo una lettera al padre che non tornerà. La paura è l’unico sentimento che sovrasta ogni cosa, ogni pensiero. Una paura che si rinnova ogni mattino al risveglio non trovando, giorno dopo giorno, gli animali da stalla che il nonno accudisce e che sono fonte di sostentamento. Animali che spariscono senza lasciare traccia come se una forza malefica li trascinasse via, aggiungendo così alla paura il terrore che ogni sera li costringe a barricarsi in quel piccolo e angusto tugurio chiudendo le porte con travi di legno quasi a voler tenere fuori il buio.  

Darkling: il terrore di un’entità oscura, la follia dell’inquietudine

Una fotografia fredda raffigura un mondo che sembra essere privo di speranza; la presenza dei soldati italiani in missione è l’unico segno di umanità; uln segno troppo debole per chi vive il dramma di una guerra, per chi vive costantemente in tensione costretto a difendersi anche da un nemico che ogni notte ti viene a trovare. Vive nascosto nel buio fitto del mistero e muove un’altra guerra dalla quale è impossibile fuggire: mostri che nella notte ti privano di tutto quel poco che hai. Milica vive tante guerre, nel terrore che la rende sempre più fragile e indifesa; il giorno la luce di un pallido, livido sole; la notte, il buio e le tenebre che generano orrore. La follia e la percezione di una presenza, una inquietudine che vive tra attese e apparizioni, imprigionando tre menti in un luogo familiare e al tempo stesso ostile e pericoloso.

Dušan Milic entra fortemente, impressiona, destabilizza descrivendo perfettamente i tanti volti oscuri della guerra e analizzando i sentimenti di chi la guerra la vive sulla propria pelle, pagando un prezzo troppo alto che ipotecherà il futuro. Una storia drammatica che si muove sulla linea di un “horror” abilmente misurato da uno sguardo realistico e crudo; una storia terribile ma tragicamente vera. Una fuga immobile dalla disumanità che avvolge il cuore degli uomini. Paura e morte scandiscono il ritmo di vite devastate. Un film sconcertante con un finale che paralizza; il viaggio dei dimenticati che avanza nello sguardo di una bambina pietrificata dentro un dolore che non la scuote più.

104 minuti di suspence, Darkling, tratto da una storia vera, un film di denuncia che merita una poltrona d’onore nella nuova cinematografia europea.

Regia - 3.5
Sceneggiatura - 4
Fotografia - 4
Recitazione - 3
Sonoro - 4
Emozione - 3.5

3.7