Robert Redford e il suo incredibile trucco per le scene di sesso

Durante le riprese di Come eravamo Robert Redford ha ideato una curiosa strategia per "proteggersi" da Barbra Streisand.

Era il 1973 e il cult Come eravamo, vincitore di due Oscar e interpretato da Robert Redford e Barbra Streisand, stava per uscire nelle sale. In occasione del compleanno del leggendario attore – che oggi, venerdì 18 agosto 2023, compie 87 anni – vale la pena ricordare le parole dello scrittore Robert Hofler, il quale, nel suo libro dal lunghissimo titolo The Way They Were: How Epic Battles and Bruised Egos Brought a Classic Hollywood Love Story to The Screen, racconta un periodo molto tumultuoso di Hollywood (mai come ora, tuttavia, in cui tutti scioperano) e, soprattutto, rivela il curioso trucco che Redford usava per girare le scene di sesso.

Tutto nasce perché, inizialmente, Robert Redford non voleva lavorare con una donna che non considerava una “attrice seria” e voleva addirittura “proteggersi” da lei, visto che era felicemente sposato e padre di quattro figli. Mentre l’attrice e cantante voleva disperatamente “farlo suo” – ha persino indossato un bikini molto seducente per la grande scena di sesso del film – Redford ha indossato “doppio boxer” e voleva che il film fosse classificato come “adatto a tutte le età”.

Il film è stato girato tra agosto e novembre 1972, quando Redford e Streisand avevano rispettivamente 36 e 30 anni. Il libro rivela che, durante la seconda scena di sesso, l’attore si è rifiutato di pronunciare la battuta “questa volta andrà meglio”, in modo che la gente non pensasse che nella vita reale fosse poco bravo a letto. Ma non l’ha avuta vinta e, negli anni a venire, diversi estranei gli si sono avvicinati per strada e hanno cercato di allontanare la sua frangia, esattamente come ha fatto Barbra Streisand nel film.

Robert Redford, Cinematographe.it

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Successo commerciale e di critica (e la canzone interpretata dalla Streisand si portò a casa un Oscar, raggiungendo la prima posizione nelle classifiche musicali), Come eravamo non riuscì minimamente a scalfire il cuore di Redford. L’attore non era nemmeno interessato alla sceneggiatura e disse al regista Sydney Pollack che il suo personaggio era “squallido” e una “bambola Ken” (Ryan Gosling lo senti?! Ora sarebbe un complimento!). Pollack ha trascorso otto mesi a corteggiare implacabilmente Redford, per convincerlo ad accettare il ruolo. Ala fine l’attore ha ceduto. Quando il film è diventato un cult del genere si è iniziato a parlare di un sequel, ma Redford non l’ha mai reso possibile.