John Turturro e quel legame speciale col Bel Paese: “ecco perché i miei genitori hanno smesso di parlare italiano”

John Turturro ha riscoperto negli anni il suo legame con l'Italia e con la lingua italiana, che la sua famiglia ha dovuto dimenticare.

John Turturro, attore, sceneggiatore e regista statunitense con cittadinanza italiana, figlio di genitori entrambi italiani, nato a Brooklyn e cresciuto nel Queens, ha fatto la sua prima apparizione all’età di 23 anni nel capolavoro di Martin Scorsese, Toro scatenato. Si trattava solo di un ruolo da comparsa, ma gli permise, anni dopo, di recitare nella pellicola, sempre diretta da Scorsese, Il colore dei soldi e, successivamente, grazie alle perfomance in altre pellicole, ad essere chiamato da Spike Lee per il film Fa’ la cosa giusta. Il sodalizio con Spike Lee portò negli anni alla realizzazione di numerose pellicole: Jungle Fever, Clockers, Girl 6 – Sesso in linea, Lei mi odia e Miracolo a Sant’Anna. Nel corso della sua carriera John Turturro ha lavorato con registi come i fratelli Coen, Woody Allen, Francesco Rosi e Michael Cimino, e diretto 7 pellicole cinematografiche.

John Turturro e il legame con l’Italia

John Turturro

John Turturro in Fa’ la cosa giusta

John Turturro che oggi, 28 febbraio 2022, compie 65 anni, visita spesso l’Italia e parla correntemente l’italiano; ha più volte raccontato di come abbia vissuto il fatto di non aver potuto imparare l’italiano crescendo. “Mia madre è nata a Brooklyn, sua madre è morta quando aveva 4 anni ed è quindi stata portata in orfanotrofio, dove ha vissuto per 6 anni“, ha dichiarato John Turturro. “Le era proibito parlare in italiano, che era l’unica lingua che conosceva. Se lo faceva veniva picchiata. Quando suo padre ha visitato l’orfanotrofio le ha detto anche lui di smettere di parlare italiano“, ha continuato l’attore. Questo ha ovviamente influenzato anche l’infanzia di Turturro e il suo legame con l’Italia, che sua madre ha dovuto rifiutare, addirittura dimenticando la propria lingua. Molti genitori italoamericani hanno cercato negli anni di insegnare entrambe le lingue ai propri figli, ma i risultati non sono stati sempre positivi: i bambini potevano avere difficoltà a scuola, e venivano presi in giro dai loro coetanei. La maggior parte degli italoamericani preferiva assimilarsi il più possibile alla cultura americana, smettendo di parlare italiano, soprattutto all’epoca: quando la madre di John Turturro, Katherine, venne portata in orfanotrofio era il 1929. Molti italoamericani, una volta adulti, hanno sentito il bisogno di ristabilire un contatto con la propria Storia e la proprio identità. “Vorrei davvero aver avuto possibilità di imparare la lingua italiana crescendo“, ha poi concluso Turturro.

 

Leggi anche Filippo Timi: dalla balbuzie alla malattia degenerativa di Stargardt, tutti gli ostacoli che non ne hanno oscurato il talento