Antonio Sabáto Sr.: morto l’attore italo-americano

Ecco cosa è accaduto alla famiglia.

L’attore italo-americano Antonio Sabáto Sr. è morto all’età di 77 anni per complicazioni dovute al Covid-19

Antonio Sabáto Sr. è stato un attore italoamericano noto per i suoi ruoli in Grand Prix e Fuga dal Bronx. La notizia della sua morte è stata confermata in un tweet da suo figlio, attore e modello, che porta il medesimo nome del padre, che ha anche pubblicato una vecchia foto di famiglia e ha condiviso la notizia il 6 gennaio 2021, con un messaggio che recitava: “Sempre e per sempre”.

Antonio Sabáto, cinematographe.it

Always & forever ❤️❤️❤️❤️
In Jesus’s name https://t.co/gGtzbsSxT0 pic.twitter.com/sJjGAer5Bx

— Antonio Sabáto Jr 🇺🇸 (@AntonioSabatoJr) January 6, 2021

Suo figlio aveva spiegato il 4 gennaio che suo padre era stato ricoverato in California a causa del coronavirus, pubblicando una breve preghiera per suo padre con il tweet. “Mio padre è in terapia intensiva per via del covid in California”, ha detto. “Signore tienilo circondato da angeli e dall’amore e dalla forza di Dio dentro.” Il giovane Sabáto è stato un critico sui social media riguardo l’uso delle mascherine per controllare la diffusione del coronavirus.

Antonio Sabáto Sr. ha iniziato la sua carriera nell’industria dello spettacolo nel 1966, quando è apparso nel film italiano Lo scandalo. Nello stesso anno ha recitato in Grand Prix, un film americano con un cast internazionale di attori alla guida del progetto. Il film ha vinto tre premi Oscar. Nel corso dei due decenni successivi, l’attore ha continuato a recitare in una serie di film italiani, dallo spaghetti western Un dollaro in più a progetti di fantascienza come La guerra dei robot e praticamente qualsiasi genere intermedio nel frattempo.

A metà degli anni ’80 l’attore è emigrato negli Stati Uniti con la sua famiglia, continuando la sua carriera in film come High Voltage del 1997. Il suo ultimo credito come attore è stato nella serie televisiva Beautiful in cui è apparso in sette episodi nel 2006.