I 5 film migliori di Nino Manfredi

Scopriamo i migliori titoli di uno dei più grandi attori del cinema italiano

Uno dei più grandi attori del nostro cinema, Nino Manfredi è stato tra i mattatori della commedia all’italiana, ma anche una grande maschera dalle venature drammatiche in alcuni casi. Con oltre 50 anni di carriera al cinema, diversi sono i titoli che lo hanno consegnato all’immaginario collettivo del grande pubblico. Andiamo a vedere quali sono quelli che, non senza difficoltà di scelta, potremmo considerare come i migliori film di Nino Manfredi che ogni appassionato dovrebbe vedere per riconoscerne la grandezza artistica.

1. Per grazia ricevuta (1971) tra i migliori film di Nino Manfredi

Opera non solo interpretata da Nino Manfredi ma anche diretta dall’attore, è una summa del suo pensiero esistenziale e religioso, nei panni di un alter ego, un chirurgo che ha fatto carriera partendo dall’umile origine in un piccolo paese particolarmente cattolico della Ciociaria. Il film ottenne un grande successo di pubblico (maggiore incasso nella stagione italiana 1970-71) ed un buon riscontro di critica.

2. Le avventure di Pinocchio (1972)

Uno dei grandi classici della letteratura italiana, l’opera di Carlo Collodi, trova sfogo in un film prodotto per la televisione, ma riadattato anche in versione ridotta per il cinema. Le avventure di Pinocchio di Luigi Comencini è certamente tra i migliori film di Nino Manfredi, che interpreta Geppetto, il papà falegname del burattino Pinocchio. Inequivocabilmente tra i titoli più amati dal pubblico, della sua ampia filmografia, per più di una generazione di spettatori.

3. Pane e cioccolata (1973) tra i migliori film di Nino Manfredi

Per alcuni la prova più intensa di Nino Manfredi, questo film del dimenticato Franco Brusati è un amaro spaccato della condizione di un immigrato italiano in Svizzera.
Un affresco denso e vivido sui luoghi comuni dell’italiano all’estero, in cui Brusati riesce a conciliare i registri differenti, mescolando il comico, il drammatico, il grottesco (con l’apice nell’episodio della famiglia di poveri pollai che vivono all’ombra dei padroni, efebi biondi e divini) ed una buona satira sociale e trova nel suo protagonista un grande interprete dalla dimensione chapliniana nelle sue sfumature tragicomiche.

4. C’eravamo tanto amati (1974)

Uno dei più grandi affreschi del cinema italiano del periodo, è una storia che si dipana nel corso di più decenni, raccontando le vicende di tre amici ed una donna, saltuariamente amata dai tre.
Uno spaccato sociale e politico divertente e graffiante, in cui Ettore Scola si muove con gusto metacinematografico, con sconnessioni temporali, segmenti in flashback (il passato è in bianco e nero, il presente a colori) e sequenze di stampo teatrale, con superamento della quarta parete.

5. Brutti sporchi e cattivi (1975) tra i migliori film di Nino Manfredi

Le vicende del vecchio Giacinto (interpretato da Nino Manfredi), orbo da un occhio, in possesso di un gruzzolo di denaro che nasconde ovunque dalle grinfie della sua numerosa famiglia, brutta, avida e caciarona che vive accumulata in una baraccopoli romana.
Brutti, sporchi e cattivi è una summa del cinema di Ettore Scola, maestro della commedia italiana, ma intriso qui di una miscela di cinismo amaro, feroce, in salsa satirico comica.
Un’opera cinica e beffarda che guarda con un po’ di tenerezza e grande verve comico-popolaresca ai “reietti” proletari (sotto proletari) che racconta, in cui il protagonista (invecchiato con meticoloso make-up) offre una delle sue prove d’attore istrione più iconiche della sua carriera.

Altri film da non perdere di Nino Manfredi

Appare evidente dalla nostra Top 5 che l’apice artistico del grande Nino Manfredi sia concentrato negli anni ’70, nel pieno della sua grande maturità attoriale, ma non vanno dimenticate alcune grandi commedie che lo hanno visto protagonista negli anni precedenti, come nel caso della commedia gialla Crimen (1960), in cui recita accanto ad altri due mostri sacri come Vittorio Gassman e Alberto Sordi, Gli anni ruggenti (1962) di Luigi Zampa o la pellicola di culto Operazione San Gennaro (1966), ma anche la partecipazione da non protagonista nel meraviglioso affresco femminile Io, la conoscevo bene (1965) o una delle prove mimetiche, in cui interpretava diversi personaggi, nel film ad episodi di Lina Wertmuller Questa volta parliamo di uomini (1965). Curiosa anche l’interpretazione del personaggio Gino Girolimoni, nel film Girolimoni – il mostro di Roma (1972), un giallo d’inchiesta che rievoca la vicenda di cronaca di un assassino di bambini nella Roma degli anni ’20, in cui Girolimoni fu accusato dei crimini, per un errore giudiziario. O ancora, è indimenticabile nella “trilogia papalina” di Luigi Magni, composta da Nell’anno del Signore (1969), In nome del Papa Re (1977) e Nel nome del popolo sovrano (1990).