Sergio Castellitto parla de Il materiale emotivo: ultimo film da regista?

L'attore e regista romano ci ha raccontato della sua, forse, ultima esperienza come regista, sempre in collaborazione con Margaret Mazzantini.

Sergio Castellitto torna dietro la macchina da presa di nuovo in collaborazione con la moglie scrittrice e sceneggiatrice Margaret Mazzantini per Il materiale emotivo, tratto da una sceneggiatura di Ettore Scola, Furio Scarpelli e Silvia Scola, forse l’ultima esperienza come regista:

“Penso che non ne farò altri” – ci ha detto durante l’intervista per la promozione del film, in sala dal 7 ottobre prodotto da Rodeo Drive con Rai Cinema – ne ho fatti sette fino a oggi. Quest’anno festeggio il mio centesimo film, continuerò a lavorare con grande gioia perché ho sempre la fortuna di avere proposte che mi piacciono, che mi consentono di fare il mio lavoro con piacere, però la costruzione di un film, no, non fa per me”.

L’attore e regista romana anche in questo film ha ritagliato per sé il ruolo da protagonista accanto a Bérénice Bejo e Matilda De Angelis dimostrando nuovamente di essere “un regista che ama le donne”, sempre al centro della sua filmografia:

“Fortunata, Italia di Non ti muovere sono il frutto della scrittura di Margaret, poi io li ho fatti diventare film, infatti le attrici che hanno recitato questi personaggi sono molto legate a Margaret, c’è una complicità tra di loro che prescinde da me, in un cinema che mediamente è abbastanza misogino, maschile. Per me il rapporto con il mondo femminile  è abbastanza naturale”.

Il materiale emotivo, girato prima che la pandemia sconvolgesse le nostre vite, racconta di Vincenzo, un uomo che vive nel passato, nella sua antica libreria, nel conforto che gli danno i suoi amati scrittori per sfuggire a un’attualità “che uccide”: “Non credo che vivere nel passato significhi leggere Dostoevskij, credo che leggere Dostoevskij significhi vivere nel futuro, anzi ci munisce degli strumenti che ci consentono di capire qualcosa di quello che stiamo vivendo, penso che la stessa cosa ci insegna Calvino o Don Chisciotte. Non c’è niente di più morente dell’attualità, noi l’abbiamo subita tanto l’attualità, abbiamo passato un anno e mezzo aspettando il bollettino della sera, morti e feriti. Questo film è stato fatto prima della pandemia però ci racconta qualcosa vicino al conforto”. Queste e altre dichiarazioni nella nostra intervista a Sergio Castellitto.

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Intervista a Sergio Castellitto su Il materiale emotivo: “Un film che racconta il conforto”