Security: il cast e il regista parlano del primo thriller Sky Original

La nostra intervista al cast e al regista di Security, Sky Original disponibile dal 7 giugno su Sky e NOW

Security è il nuovo film Sky Original diretto da Peter Chelsom che ha scritto la sceneggiatura in compagnia di Tinker Lindsay, Silvio Muccino, Michele Pellegrini e Amina Grenci. L’opera, che trae ispirazione all’omonimo romanzo di Stephen Amidon (già autore de Il capitale umano, portato al cinema da Paolo Virzì), è ambientata a Forte dei Marmi, in un inverno atroce. Mentre quasi ogni singola abitazione del paesino è controllato tramite videosorveglianza, avviene un terribile fatto, sotto gli occhi di una telecamera. Chi sarà il colpevole? Ad indagare, l’addetto alla sicurezza Roberto Santini (Marco D’Amore) che finirà in una spirale illecita più grande di lui.

Abbiamo partecipato alla conferenza stampa di presentazione di Security, dove erano presenti il regista e sceneggiatore Peter Chelsom, la Senior Director di Sky Cinema Margherita Amedei e il cast, in particolare Marco D’AmoreSilvio MuccinoMaya SansaLudovica MartinoFabrizio BentivoglioValeria Bilello Tommaso Ragno. Durante l’incontro c’è stato modo di parlare del tema della sicurezza sotto diverse sfumature, oltre ad altre tematiche.

Security: la base del progetto e i vari personaggi

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Il primo ad intervenire durante il dibattito è stato Peter Chelsom che ha dichiarato il suo amore infinito per questo progetto, per l’Italia e per gli attori nostrani presenti, un vero e proprio sogno realizzato. Di seguito ha preso parola Margherita Amedei, parlando del film a livello progettuale: “Security è il primo thriller Sky Original inserito in una roadmap fittissima che ha visto molti altri generi coinvolti. Il lungometraggio, che vede come punto nevralgico la sicurezza, ha un contenuto importante e raffinato con un respiro internazionale dato dal cast e regista.”

Di seguito, a giro, tutti gli attori hanno parlato dei propri personaggi. Marco D’Amore (interprete del protagonista Roberto Santini) ha sottolineato come tutti i personaggi del lungometraggio ricercano la verità o, al contrario, cercano di nasconderla. “Roberto si muove nella semioscurità, cercando una parvenza di giustizia anche se lui, in primis, non è totalmente giusto.” Maya Sansa (Claudia Raffaelli) ha invece specificato quanto il suo personaggio sia importante all’interno della storia proprio perché incarna il tema centrale, ovvero la sicurezza, facendo campagna politica per un città più controllata e monitorata.

Silvio Muccino, parlando del suo Stefano Tommasi, ha detto: “Il mio personaggio è un narcisista, più innamorato di sé stesso che degli altri. Se Roberto indaga la verità con l’oggettività, Stefano crede fermamente che la verità si plasma e si può vendere al migliore offerente.” Fabrizio Bentivoglio, che presta il volto al politico Curzio Pilati, ha ammesso il suo amore infinito per i ruoli da cattivo, in quanto sono i più affascinanti e stimolanti da interpretare. Ha chiuso questa carrellata Tommaso Ragno (Walter Spezi), che è stato molto contento di lavorare con i suoi colleghi e che ha sentito il suo personaggio come un familiare, una figura misteriosa che vive delle continue percezioni e opinioni degli altri.

Security: l’adattamento del romanzo e il tema della sicurezza

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Centrale, durante la conferenza stampa, è stato il tema della sicurezza oltre al lavoro di adattamento dietro il film, ispirato all’omonimo libro di Stephen Amidon. A proposito di quest’ultimo punto, il regista e sceneggiatore Peter Chelsom ha spiegato: “Non c’è stata difficoltà nel trasporre il romanzo: nonostante il libro fosse ambientato in una città americana, Forte dei Marmi forse ha funzionato meglio del luogo originale in quanto vi è un forte contrasto tra estate ed inverno, la stagione più introspettiva per eccellenza. Inoltre, al di là delle differenze (il personaggio di Roberto è stato creato ad hoc), il tema della sicurezza è universale ed è andato bene in questo contesto.”

A proposito di questo tema, rispondendo ad una domanda riguardante la duplicità della telecamera come organo di sicurezza e controllo, Marco D’Amore ha sottolineato come le scene che vediamo tramite l’occhio delle videocamere di sorveglianza hanno volutamente diversi filtri, proprio per rappresentare i diversi punti di vista. Tommaso Ragno hai poi aggiunto: “La trasparenza è una minaccia, più ti senti sicuro meno lo sei realmente. Security è un film tragico e attuale che per certi versi mi ricorda Blow Up di Antonioni, dove più ti avvicini all’immagine, più ti allontani e ti distogli dall’obbiettivo. Sempre riguardo la sicurezza, ha detto la sua anche Maya Sansa, riassumendo il suo personaggio con la frase “l’inferno è costellato di buone intenzioni.”

Claudia Raffaelli, infatti, per il bene della famiglia e della figlia, compie azioni indicibili in virtù e per il bene della sicurezza e del controllo e per empatizzare con tale visione, Maya ha dovuto immedesimarsi nella sua controparte filmica. Tutto questo, ha detta dell’attrice, è sintomo di come il mondo, ultimamente, è fortemente cambiato proprio nel campo del monitoraggio e della sicurezza in sé.

Security: la forza del cast

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Se per Peter Chelsom non c’è stata nessuna pecora nera nel cast, la giovane Ludovica Martino, che interpreta Angela Santini, si è detta molto entusiasta di aver lavorato sia per Chelsom stesso, che stima enormemente, sia con i suoi colleghi più maturi, con i quali c’è una differenza generazionale notevole.

Valeria Bilello (Elena Ventini) ha specificato che tutto il cast di Security ha parlato la lingua universale dell’arte che è unica e il fatto straordinario è che siamo di fronte ad un cast totalmente italiano, anche se il lungometraggio ha ambizioni globali. Marco D’Amore, dopo l’abbandono del suo ruolo più noto, Ciro di Marzio in Gomorra, ha detto di sentirsi più indipendente e di cercare, come fatto in Security, i temi e le storie alla base delle pellicole mentre i personaggii da lui interpretati vengono in secondo piano.

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