Per amore di una donna: il regista Guido Chiesa e l’attrice Mili Avital parlano del film [VIDEO]

Per amore di una donna, tredicesimo lungometraggio di finzione del regista Guido Chiesa, nel 2025 al cinema anche con il film 30 notti con il mio ex, è prodotto dalla Colorado Film Production, dalla Vivo Film con Rai Cinema ed è stato premiato al Bif&st 2025 con il premio Per il Cinema Italiano come miglior film. Con un cast internazionale, a parte la presenza dell’attore Vincenzo Nemolato, tra gli interpreti sono presenti Mili Avital, Ana Ularu, Alban Ukaj, Ori Pfeffer, Serhii Kysil, Marc Rissmann, insieme a moltissimi altri. Nei cinema dal 29 maggio 2025, Per amore di una donna è stato scritto dallo stesso regista Guido Chiesa insieme a Nicoletta Micheli ed è tratto dal romanzo The Loves of Judith scritto da Meir Shalev. Il film, girato in inglese e in ebraico è ambientato in Israele, in due epoche diverse, negli anni ’70, dove la protagonista è l’americana Esther, che alla morte della madre riceve una misteriosa lettera, e negli anni ’30 dove si segue la storia di Yehudit, che arriva in un villaggio di coloni per aiutare un uomo rimasto vedovo.

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La madre di Esther, poco prima di morire, aveva scritto questa lettera indirizzata alla figlia, dove le chiedeva di trovare Yehudit, la quale conosce un segreto sul suo passato, un qualcosa che lei non può rivelarle. Esther, seppur controvoglia, si mette sulle tracce di Yehudit. Tra le ricerche di Esther e i continui salti temporali si entra sempre di più nella vita di quel mondo rurale dove l’arrivo di Yehudit sconvolge gli equilibri e gli animi di tre uomini: il contadino Moshe per il quale lavora, il commerciante Globerman e il giovane Yaakov. Nella storia ambientata negli anni ’70 invece, ad aiutare Esther, c’è il professore Zayde, un uomo con un passato e una storia unica e incredibile e che ha conosciuto Yehudit, e che si offrirà poi di accompagnare Esther in quei luoghi dove Moshe, Yehudit, Globerman, Yaakov e tutti gli abitanti di quel villaggio hanno vissuto. Un luogo che non è più come prima, tra case disabitate in rovina e terreni incolti senza più nessuno a prendersene cura, ma un luogo che conserva ancora dei ricordi.

Per amore di una donna: intervista video al regista Guido Chiesa e all’attrice Mili Avital

Il romanzo di Meir Shalev è un romanzo che a una prima lettura può apparire molto distante da noi e dalla nostra cultura“, ha dichiarato il regista Guido Chiesa riferendosi alla storia originale narrata in The Loves of Judith: “ma poi si scopre che in realtà si interroga su che cos’è l’amore, sulle sue varie declinazioni e su come l’amore può essere inteso come un atto possessivo, che rimanda all’ego della persona che ama e quindi non è amore, oppure può essere un atto gratuito di amore, che parla dal guardare l’altro, del vederlo e ascoltarlo e che può quindi, in quel caso, essere prolifico, fruttuoso e anche liberatorio“. Le ricerche sul passato, condotte da Esther hanno un doppio risultato e ciò che viene rivelato alla protagonista le dà modo di entrare maggiormente in contatto con se stessa. “Il viaggio del mio personaggio è un viaggio di scoperta personale, riguardo al passato difficile che ha avuto e alla sua complessa storia familiare“, ha affermato l’attrice Mili Avital: “ma credo che lei durante questa esperienza scopra per la prima volta che cosa vuol dire amare, amare in modo gratuito, altruista, amare incondizionatamente. E che solo l’amore può salvarla“. Il film Per amore di una donna rappresenta temi universali e basilari e ciò che realmente muove i personaggi sono i sentimenti più puri e semplici, quelli che poi sorprendono nell’essere ciò che davvero può cambiare il mondo. “Penso profondamente che l’essenzialità dell’esistenza, le cose essenziali della vita siano molto semplici, e prima di tutto c’è l’amore, quanto amore hai ricevuto, soprattutto durante l’infanzia, e quanto amore, crescendo, hai saputo dare“, ha affermato Guido Chiesa. “E le due cose sono strettamente correlate. Se questo lo portassimo su una scala più ampia, ad esempio nei conflitti internazionali, ci dice molto degli uomini che comandano e che vogliono questi conflitti. L’amore salva perché ti salva dall’odio, dal conflitto e dalla vendetta. Ed è un qualcosa di semplice, ma di tanto difficile da ottenere“. Anche Mili Avital si è espressa su questi concetti: “sono i valori sui quali è stato fondato lo stato di Israele, si crede nell’occuparsi gli uni degli altri, nell’uguaglianza, nell’unità e nell’importanza dell’interconnessione tra le persone. Il mio personaggio nel suo viaggio comprende meglio questi valori molto semplici, che però cambiano il destino e la sua vita“, ha dichiarato. “Se si rimane connessi e con tanta umiltà si può cambiare il mondo“, ha continuato. “I valori più semplici e le idee più semplici sono in realtà le più profonde e le più difficili da comprendere“, ha poi concluso.

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