Il regista e Charlotte Rampling su Last Words: “sarà il nostro pianeta a finirci”

Il regista Jonathan Nossiter e l’attrice Charlotte Rampling hanno presentato a Roma il film Last Words.

È stato presentato a Roma Last Words, film scritto e diretto da Jonathan Nossiter alla presenza del regista e della protagonista, l’attrice Charlotte Rampling. Il film, dal 15 giugno in sala prodotto da Stemal Entertainment con Rai Cinema Paprika Films, Les Films D’Ici e Les Films Du Rat, e distribuito da Cineteca di Bologna, vede nel cast anche l’emergente Kalipha Touray, Nick Nolte Stellan Skarsgaard, Alba Rohrwacher e Silvia Calderoni.

Last Words – La trama

Last words, cinematographe.it

Nel mondo del 2086, l’Europa è un deserto. Non c’è più natura. Solo lattine di cibo in polvere per gli ultimi sopravvissuti. Non c’è più cultura. Tranne qualche frammento di cinema sotto le macerie di ciò che rimane di Bologna. E i templi antichi ad Atene. Niente più socialità, neppure la memoria di una stretta di mano. Un mondo senza speranza. Kal, un giovane africano, è l’ultimo uomo sulla terra.  Kal ci racconta i suoi ultimi anni prima della fine quando peregrinando per le strade deserte del mondo, dove non esistono più spazi verdi e sono pochi gli esseri umani, ormai diventati selvaggi, giunge in una Bologna disabitata dove incontra in un rifugio un anziano solo (Nick Nolte), un tempo era un regista e circondato da vecchie pellicole spiega a Kal la magia del cinema proiettando vecchi film che diventano per loro l’unico soffio di vita in un mondo ormai finito.

Il film è una storia d’amore”, ha spiegato il regista in conferenza stampa, “è tratto dal romanzo di Mes derniers mots di Santiago Amigorena, un omaggio al potere che ha la letteratura nel dare dignità all’uomo anche nei momenti più drammatici. Questa storia mi ha toccato, mi ha fatto piangere di gioia e di tristezza nel pensare che la cosa che più amo nella mia vita, il cinema, stava sparendo. Volevo raccontare il cinema come atto sociale che può dare sollievo anche in un mondo che sta crollando”.

Le parole di Charlotte Rampling sull’emergenza ambientale

Last words, cinematographe.it

Il film fa riflettere profondamente sulle conseguenze del cambiamento climatico e su quanto l’uomo sia distruttivo e pericoloso verso una terra che si sta ribellando alla sua supremazia: “Stiamo maltrattando il nostro pianeta”, ha dichiarato Charlotte Rampling, “ci sono tante cose bellissime che potremmo fare. Nel film si vede in che maniera il mondo è stato distrutto, ma attraverso il mio personaggio riusciamo a far capire allo spettatore che possiamo fermare la fine del mondo con l’amore, l’empatia, la comprensione, l’apertura verso gli altri. Ci stiamo tanto preoccupando del fatto che stiamo distruggendo il nostro pianeta, ma io credo che il pianeta distruggerà noi molto molto prima. Il nostro pianeta è più resistente di noi, sarà lui a finirci e non viceversa”.

L’attrice inglese, tra le sue più importanti interpretazioni ricordiamo quella ne Il portiere di notte di Liliana Cavani, in Last Words interpreta Batlk, che vive con un gruppo di sopravvissuti, un personaggio sopra le righe, sempre sorridente, portatore di speranza e positività nonostante si trovi alla fine del mondo: “Batlk è nata dalle mie infinite conversazioni con Jonathan e dalle nostre comuni visioni”, ha spiegato, “dalla nostra profonda comprensione dello stato del mondo. Non sappiamo da dove venga questa donna né quale lingua parli esattamente, nonostante pronunci parole in tedesco. A un certo punto Batlk semplicemente appare e sorride tutto il tempo, e anche io non smettevo di sorridere quando ero sul set. Batlk è una scheggia impazzita, soprattutto quando salta addosso al giovane Kal. Potrebbe non avere senso ma se decidi di fare un film come il nostro devi seguire quello che senti, quello che vuoi raccontare“.