La Coppia Dei Campioni: intervista a Massimo Boldi, Max Tortora e Giulio Base

Distribuito dalla Notorius, il 28 aprile arriva in trecento sale italiane La coppia dei campioni, il nuovo divertente film di Giulio Base, basato su un comico viaggio di due uomini diversi tra loro ma che condividono un obiettivo e un gran cuore. Noi di Cinematographe abbiamo avuto modo di incontrare il cast, formato da Massimo Boldi, Max Tortora, Anna Maria Barbera, Flora Canto e il regista Giulio Base, che ci ha deliziato raccontandoci alcuni aneddoti inediti nati durante le riprese.

Come è nata l’idea di girare questo film?

Guglielmo Marchetti: Io e Giulio ci siamo incontrati lo scorso anno al Festival di Cannes, mi ha parlato del suo lavoro e il titolo mi ha subito convinto a entrare nella distribuzione del film.
Giulio Base: Sono contento che i produttori, in particolar modo Paolo Del Brocco di Rai Cinema, mi abbiano dato fiducia nel raccontare una storia che va al di là dell’aspetto comico. In questo film ho messo tutto quello che amo di più nella mia vita dal cinema al calcio e i viaggi. Spero che lo amiate come noi lo amiamo!

Perché ha scelto il genere “Road Movie” per la sua commedia?

Giulio Base: I road movie sono un genere già noto nelle commedie. Quello che più mi interessava raccontare era la storia di questa coppia che dalla “business class” si ritrova ad andare sempre più giù e il tema del viaggio serviva proprio a sottolineare questo aspetto. Il titolo è il primo elemento che mi è venuto in mente e si presta come un viaggio verso una meta che in realtà non arriva mai. Sicuramente in questo vi è una piccola novità.

Masssimo Boldi, come è cambiato nel tempo il rapporto con i partner cinematografici?

Massimo Boldi: Da circa quarant’anni io faccio il regalo di Natale agli italiani con i miei film. Girare questo film, fuori dal mio periodo tradizionale, è stata una sfida perché il mio obiettivo era trovare una commedia in grado di riportare il pubblico al cinema. Nonostante il tema La Coppia dei Campioni è un’opera diversa da Fratelli D’Italia o Tifosi. In più ho trovato un compagno straordinario. Quando si lavora in coppia ci vuole intesa. È molto complicato creare una coppia cinematografica perché può partire una sfida competitiva su chi tra i due sia più comico.

Come è stato lavorare con Massimo Boldi?

Max Tortora: Massimo ha tremila registri, a secondo di quello che vuoi riesce a sorprenderti. Lui è un sentimentale, lavora con il cuore e quando si incontra questo ci sono infinite possibilità su come girare una scena, senza mai tradire la traccia originale. Io ho avuto, quasi sempre, la fortuna di poter improvvisare su una traccia ben definita. Molti dei No che ho detto nella mia carriera mi sono costati il lavoro, ma io quando trovo di fronte a me un terreno su cui non si può camminare, rinuncio perchè non mi posso inventare nulla. Qui vi è stato sia un buon terreno e sia un compagno di lavoro fantastico da cui ho imparato molto.

Perché Massimo Ceccherini ha un ruolo così ridotto?

Massimo Boldi: Ceccherini è venuto sul set e ha girato tre scene divertentissime nei panni di un pappone, un personaggio reale ma scomodo che è riuscito a rendere simpatico e divertente.
Giulio Base: in realtà non potevamo scrivere delle scene in più per lui, anche se mi sarebbe piaciuto. Ci siamo divertiti molto a girare quella sequenza. Forse tornerà in un possibile sequel.

C’è quindi la possibilità di rivedere la nuova coppia Boldi-Tortora?

Giulio Base: il titolo è stato dato prima di formare la coppia, al contrario di quanto si possa pensare. È una coppia che funziona, quindi ben venga la possibilità di raccontare storie con loro. Io in progetto ho già qualcosa, spero che per i primi di maggio fiorisca.

Perchè il film dura solo 88 minuti?

Giulio Base: io sono un fanatico di film brevi ma alla fine anche il mercato attuale lo vuole perché il mondo gira più velocemente. Credo che in un’ora e mezza si possa raccontare tutto quello che si vuole.