Intervista a Giacomo Ferrara, da Suburra a Grazie ragazzi [VIDEO]

Intervista all’attore di Suburra e di Grazie ragazzi, ospite del Figari Film Festival in Sardegna, che ci ha raccontato cosa cerca nei ruoli che interpreta.

Ospite del Figari Film Festival in Sardegna l’attore Giacomo Ferrara, che molti ricorderanno nel ruolo di Spadino in Suburra di Stefano Sollima e nell’omonima serie Netflix al fianco di Alessandro Borghi, ma che recentemente è stato tra i protagonisti di Grazie ragazzi di Riccardo Milani, per il quale Antonio Albanese ha vinto il Nastro d’Argento come migliore attore di commedia. Il film racconta la storia di Antonio, un attore con una grande passione per la recitazione, ma che purtroppo non riesce a trovare un lavoro in questo campo. È così che decide di accettare un impiego come insegnante e di tenere un laboratorio teatrale a degli alunni molto particolari; Antonio, infatti, dovrà insegnare in un carcere e la sua classe sarà composta da detenuti.

giacomo ferrara intervista cinematographe.it

Abbiamo intervistato Giacomo Ferrara, giovane attore che fa parte di una generazione di interpreti molto interessante: “Se un mio collega fa qualcosa di veramente bello per me è sempre una spinta a fare qualcosa di meglio anche nel mio lavoro”, ci ha detto.

Ma come sceglie i suoi ruoli Giacomo Ferrara?
Devono appassionarmi le storie e i personaggi che si muovono dentro, come quello di Aziz in Grazie ragazzi, è una commedia che ha un valore sociale molto importante, e raccontare questa storia aveva una necessità artistica. Quando Riccardo Milani mi ha proposto il ruolo sono stato molto felice, ha sfidato il mio essere umano, la situazione che vivono i personaggi è sicuramente difficile, quindi entrare in un mondo del genere significa porsi dei problemi che normalmente non ti trovi ad affrontare”.

Leggi anche la recensione di Grazie ragazzi di Riccardo Milani

Hai avuto paura di rimanere incastrato in un personaggio così forte e amato come Spadino?
Ci può essere il pericolo, però se non si ha fretta, se si continua a studiare e si sceglie il percorso giusto da fare credo che il problema non sussista”.

Intervista video a Giacomo Ferrara