Intervista a Eddie Murphy su Il principe cerca figlio: un film “lontano dai soliti sequel”

Intervista al cast iconico de Il Principe Cerca Figlio e alle nuove aggiunte, che riportano dettagli interessanti sull'esperienza vissuta durante le riprese del sequel.

Amazon Prime Video ci riserva un’operazione sia nostalgica che unificante: il Il principe cerca figlio, sequel de Il Principe Cerca Moglie, in uscita il 5 Marzo sulla piattaforma, va ampliando il cast d’insieme, ripropone delle meccaniche collaudate in termini di interazioni e battute e si sofferma di più sull’intero ecosistema che anima le terra di Zamunda, il regno africano della famiglia Jaffer. Un seguito piacevole da scoprire anche se non vi è il tocco di John Landis dietro la macchina da presa, sostituito invece da Craig Brewer, regista dell’acclamato Dolemite is my name (2019) con Eddie Murphy in grandissima forma.

Veterani che riappaiono in un film che vuole accogliere quanti più volti nuovi possibili, confezionando quasi un titolo corale che punta più a valori imprescindibili quali la solidarietà femminile, l’indipendenza e una voce interna da valorizzare in una gerarchia poco elastica. Jermaine Fowler, che interpreta il figlio di re Akeem (Eddie Murphy) Lavelle, ci ricorda cosa rendono speciali i due film di Landis e Brewer: “Si tratta del vero amore, un’energia che inizialmente non si comprende a fondo ma è protagonista assoluta delle dinamiche dell’intera famiglia Jaffer. Akeem e suo figlio decidono di abbracciare una dimensione ancora più intima per riscoprirsi e non farsi dominare dalle regole ferree che dovrebbero regnare sulle terre di Zamunda. Accettare un proprio percorso formativo ed esprimersi al meglio delle proprie potenzialità è un punto fondamentale che è stato analizzato in sede di sceneggiatura.

Tracy Morgan e Wesley Snipes sull’atmosfera che si respira condividendo la scena con interpreti leggendari

il principe cerca figlio intervista cinematographe.it

Intervengono Tracy Morgan (Poliziotti Fuori), comico di fama mondiale che veste i panni di zio Reem, e Wesley Snipes, autore delle sequenze più dinamiche e ricche di azione nel ruolo del Generale Izzi, lodando l’intero reparto scenografico e gli attori che hanno preso parte ad un progetto esteso in scala e gravità degli eventi.

Tracy: “Il cast originale ci ha dato tantissimo supporto, ci ha indicato una strada da seguire per improvvisare al meglio su sontuosi set riccamente dettagliati, che possono distrarre ad un primo impatto, ma il tutto è stato gestito perfettamente da due grandi riferimenti con la quale mi consultavo per ogni problema: Eddie Murphy e Craig Brewer.

Wesley: “Questo film richiedeva anche una dose di preparazione non indifferente per alcune scene di combattimento, un elemento inedito nel precedente film di John Landis. Hanno deciso di inserire queste sequenze per offrire un grado più elevato di intrattenimento, con personaggi che, oltre a esercitare un’influenza positiva su tutto il cast, mostravano i muscoli con impegno e tanta dedizione. E poi, possono essere considerato il “villain” del film. Devono pur tenermi testa (ride).

Tracy: “Aggiungo una parentesi per l’incredibile persona che prende il nome di Eddie Murphy: è ritornato in scena incarnando all’istante l’essenza del personaggio di Akeem. L’atmosfera e il successo del primo si era ripresentata con una rinnovata luce, soprattutto per la gioia che voleva trasmettere in ogni ciak. Provava con noi diverse volte le scene, seguiva gli sviluppi anche dietro l’obiettivo, e sapeva esattamente cosa fare per impreziosire vari aspetti del personaggio che stavi interpretando. E’ un campione a tutti gli effetti, ci tenevo a riportarlo.

Eddie Murphy su Il principe cerca figlio: “Un progetto necessario”

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Il re Akeem in persona, Eddie Murphy, ci guida all’interno della stesura del soggetto e l’ideazione di una traccia base per ottenere il via libera per Il Principe Cerca Figlio: “C’è stata una vera e propria illuminazione dopo 3 bozze di sceneggiatura e si parla del 2017, più precisamente due anni prima di Dolemite is my name. Con Barry Blaustein e David Sheffield, gli autori del primo film, ho voluto cavalcare l’onda di Black Panther dei Marvel Studios per raccontare ancora una volta le dinamiche interne di Zamunda. Da chi è regnato, quali sono i principi fondanti dell’intera gerarchia vagamente accennata 30 anni fa. Volevo riservare una parentesi più estesa sul regno più florido e spericolato e allontanarmi dalle strade del Queens, New York. Un progetto che si è rivelato necessario, che si allontana dai soliti sequel fatti per incassare a tutti i costi.

Continua con vari accenni al potere esercitato dal cast femminile, che occupa un ruolo di rilievo all’interno del sequel Amazon: “I momenti più iconici, questa volta, vengono messi in scena dalla mia compagna di avventura Lisa (Shari Headley), dalle nostre figlie nella storia (tra cui Bella Murphy, figlia dell’interprete principale) e la servitrice che rimane al fianco di Lavelle. Non volevamo soltanto proporre uno schema aggiornato coi tempi, bastato sull’affetto incondizionato e su un’idea di famiglia solida e progressista, ma anche dar voce ad un cast più variegato che mi ha veramente sorpreso a prodotto finito.

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